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Cronaca

Jesi Elezioni, lavori pubblici e Ponte San Carlo: candidati Sindaco a confronto

Questione sollevata in occasione dell’appuntamento organizzato ieri da Confapi e dedicato all’economia

Jesi, 24 maggio 2022Ponte San Carlo, scuola Martiri della Libertà, cavalcavia: partendo da questi casi concreti si è parlato di lavori pubblici in occasione del secondo confronto tra candidati sindaci, organizzato ieri da Confapi all’Hotel Federico II.

Ponte interdetto al traffico dei mezzi pesanti dal 2018

Il primo in ordine di interventi è stato Antonio Grassetti, candidato di Fratelli d’Italia: «Il ponte San Carlo è l’emergenza prioritaria: i residenti rischiano l’isolamento ma penso anche a chi arriva a Jesi per lavoro, a chi ha un negozio, a chi semplicemente si dovrà recare in centro. Abbiamo contattato il Genio militare per capire se è possibile una soluzione provvisoria. I costi dipendono dal tipo di struttura».

A proposito di lavori pubblici, terrà la delega Matteo Marasca (Liste civiche): «Casa di riposo, Corso Matteotti, Palazzetto della scherma: l’Amministrazione deve saper prendere le decisioni per essere concreta e rispettare le tempistiche. Per questo eventualmente da Sindaco voglio seguire in prima persona».

La scuola Martiri è oggetto di lavori dal 2018

«Sono anni che si parla i lavori alla Casa di riposo e aspettiamo – ha detto Marco Cercaci (Pdf e Italexit) -. Il Ponte è una questione seria per tutta la città: il Sindaco dovrà stare molto attento».

Quindi Paola Cocola (Lavoro e libertà): «Parliamo di una città attrattiva ma tante opere sono ferme da anni, le periferie sono abbandonate e l’area camper, a proposito di turismo, è messa malissimo».

Ha chiuso gli interventi Lorenzo Fiordelmondo (coalizione di centro sinistra): «Molti investimenti sono figli di studi di fattibilità non progetti esecutivi: senza gli oneri di urbanizzazione previsti con la logistica all’Interporto tante opere andranno razionalizzate. Il ponte creerà disagi e i cittadini sono rimasti alieni rispetto a comunicazioni che necessariamente avrebbero dovuto avere».

I residenti di Borgo Minonna, con il Comitato di quartiere, avevano chiesto di non lasciare la zona a se stessa durante i lavori di abbattimento e riscotruzione dell’infrastruttura magari attrezzando una bretella di colegamento. L’ipotesi, però, non è realizzabile, perché troppo onerosa.

Relativamente, invece, alla scuola Martiri di via Asiago, i lavori sono ripresi ma sono molti i dubbi, alla luce dello stato dell’arte, per la ripresa dell’anno scolastico nella sede ufficiale dopo quattro anni di spostamenti.

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