Cronaca
Jesi Elezioni, lavori pubblici e Ponte San Carlo: candidati Sindaco a confronto
24 Maggio 2022
Questione sollevata in occasione dell’appuntamento organizzato ieri da Confapi e dedicato all’economia
Jesi, 24 maggio 2022 – Ponte San Carlo, scuola Martiri della Libertà, cavalcavia: partendo da questi casi concreti si è parlato di lavori pubblici in occasione del secondo confronto tra candidati sindaci, organizzato ieri da Confapi all’Hotel Federico II.
Il primo in ordine di interventi è stato Antonio Grassetti, candidato di Fratelli d’Italia: «Il ponte San Carlo è l’emergenza prioritaria: i residenti rischiano l’isolamento ma penso anche a chi arriva a Jesi per lavoro, a chi ha un negozio, a chi semplicemente si dovrà recare in centro. Abbiamo contattato il Genio militare per capire se è possibile una soluzione provvisoria. I costi dipendono dal tipo di struttura».
A proposito di lavori pubblici, terrà la delega Matteo Marasca (Liste civiche): «Casa di riposo, Corso Matteotti, Palazzetto della scherma: l’Amministrazione deve saper prendere le decisioni per essere concreta e rispettare le tempistiche. Per questo eventualmente da Sindaco voglio seguire in prima persona».
«Sono anni che si parla i lavori alla Casa di riposo e aspettiamo – ha detto Marco Cercaci (Pdf e Italexit) -. Il Ponte è una questione seria per tutta la città: il Sindaco dovrà stare molto attento».
Quindi Paola Cocola (Lavoro e libertà): «Parliamo di una città attrattiva ma tante opere sono ferme da anni, le periferie sono abbandonate e l’area camper, a proposito di turismo, è messa malissimo».
Ha chiuso gli interventi Lorenzo Fiordelmondo (coalizione di centro sinistra): «Molti investimenti sono figli di studi di fattibilità non progetti esecutivi: senza gli oneri di urbanizzazione previsti con la logistica all’Interporto tante opere andranno razionalizzate. Il ponte creerà disagi e i cittadini sono rimasti alieni rispetto a comunicazioni che necessariamente avrebbero dovuto avere».
I residenti di Borgo Minonna, con il Comitato di quartiere, avevano chiesto di non lasciare la zona a se stessa durante i lavori di abbattimento e riscotruzione dell’infrastruttura magari attrezzando una bretella di colegamento. L’ipotesi, però, non è realizzabile, perché troppo onerosa.
Relativamente, invece, alla scuola Martiri di via Asiago, i lavori sono ripresi ma sono molti i dubbi, alla luce dello stato dell’arte, per la ripresa dell’anno scolastico nella sede ufficiale dopo quattro anni di spostamenti.
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