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Cronaca

Jesi Ex Cascamificio e Centro Islamico, «torna a vivere una zona in abbandono»

Interventi di riqualificazione per un nuovo polo di interesse cittadino rilanciando l’identità urbana di queste aree, e sarà ristrutturata anche la Casa delle Genti

Jesi – Due significativi interventi di riqualificazione stanno per cambiare il volto di una zona considerata marginale, collocata tra i quartieri San Giuseppe e Prato.

Al centro di questo processo vi sono il recupero dell’ex Cascamificio e la realizzazione di una nuova sede per il Centro culturale islamico Al Huda. Questi progetti, supportati da fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua), hanno l’obiettivo di migliorare la vivibilità, la sicurezza e l’inclusione sociale di un’area che ha vissuto un lungo periodo di abbandono.

In agenda anche la ristrutturazione della Casa delle Genti per i senza fissa dimora. È quanto emerso dall’incontro pubblico svoltosi giovedì pomeriggio in via Tessitori alla presenza degli assessori Valeria Melappioni, lavori pubblici, e Samuele Animali, servizi siciali.

Il primo progetto, dunque, riguarda il recupero dell’ex Cascamificio, lavori che dovrebbero partire il prossimo mese, un complesso industriale nato nell’800 per la lavorazione dei residui della seta, i cascami, e attualmente in stato di degrado.

Il piano prevede «la creazione di 16 alloggi distribuiti su due piani e la destinazione di spazi al piano terra per attività sociali e culturali – ha spiegato Valeria Melappioni -. La corte interna verrà riqualificata per ospitare spettacoli all’aperto, rispondendo alla crescente domanda di eventi di questo tipo in città. Inoltre, il tetto sarà bonificato dall’amianto e dotato di pannelli solari, consentendo alla Fondazione Pergolesi Spontini di utilizzare l’edificio come deposito».

In questo senso una deminutio, come noto, rispetto al progetto iniziale che prevedeva di ricavare i laboratori di scene e costumi della Fondazione.

Parallelamente, è in corso la progettazione di una nuova sede per il Centro culturale islamico Al Huda. L’attuale struttura, situata in via Erbarella, è ormai insufficiente per ospitare le attività della comunità che sono via via aumentate e che includono anche corsi di italiano e arabo. La nuova sede, situata in un immobile artigianale di 850 mq, offrirà dunque maggiori spazi e sarà resa più accessibile e sicura attraverso la costruzione di marciapiedi e la sistemazione delle aree esterne.

«Gli uffici comunali – ha detto l’assessora – stanno collaborando con il progettista del Centro Al Huda per garantire che le necessità della comunità islamica siano integrate con quelle dei residenti della zona. E va considerato che non ci sono marciapiedi e che la vicina area verde andrebbe attrezzata».

A tal proposito va aggiunto che contestualmente alla richiesta di permesso di costruire in deroga, i proponenti del Centro dovranno farsi carico di soluzioni progettuali che migliorino l’accessibilità pedonale e carrabile dell’area, anche mediante realizzazione di opere i cui costi dovranno rimanere a loro carico.

L’area in questione, circostante via Cascamificio, diventerà anche uno dei punti di accesso alla Ciclovia dell’Esino, un’infrastruttura ciclabile di rilevanza regionale che arricchirà l’offerta turistica e promuoverà la mobilità sostenibile. Proprio in virtù di questo, l’Amministrazione comunale ha pianificato interventi di miglioramento della sicurezza stradale, rispondendo alle richieste dei residenti che lamentano un traffico intenso e pericoloso. Sono previsti attraversamenti pedonali e misure per ridurre la velocità delle auto.

Infine, la Casa delle Genti, un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora situato all’estremità di via Cascamificio, «verrà riqualificata, sarà oggetto di una ristrutturazione finanziata con fondi Pnrr.

La struttura resterà aperta durante i lavori, ma la capacità sarà temporaneamente ridotta. È  in corso la gara per la progettazione, a occuparsene sarà l’Asp9. – ha spiegato Samuele Animali -.  L’obiettivo è garantire un’accoglienza dignitosa e funzionale, in linea con le esigenze di una città che sta inglobando aree prima dimenticate».

Gli interventi sull’ex Cascamificio e sul Centro islamico rappresentano un’occasione per trasformare non solo gli edifici, ma anche la vita della comunità, favorendo una maggiore inclusione sociale e migliorando la qualità della vita in quartieri storici di Jesi.

Il recupero di spazi per la cultura, l’abitare e la socialità, contribuirà a creare un nuovo polo di interesse cittadino, rafforzando il legame tra le diverse comunità e rilanciando l’identità urbana di queste aree.

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