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Cronaca

Jesi Ex Caterpillar, da lunedì si riparte

Incontro positivo tra Imr e sindacati, 6 lavoratori andranno a Teramo per la formazione, a fine gennaio l’avvio della produzione, iniziati i lavori di ripristino sui primi 5.000 mq di capannone, il Sindaco: «Segnali concreti per l’avvio dell’attività»

Jesi – Da lunedì prossimo, 11 dicembre, partiranno per Teramo i primi 6 lavoratori ex Caterpillar che hanno aderito all’acquisizione di Imr e parteciperanno alla formazione per poi rientrare con i primi macchinari a Jesi e avviare a tutti gli effetti il processo di reindustrializzazione dell’azienda.

E’ quanto emerso dall’incontro tra i rappresentati sindacali e i vertici di Imr, svoltosi mercoledì sera. Appuntamento cruciale per i lavoratori dell’ex Caterpillar, che proprio la scorsa settimana avevano denunciato, durante il Consiglio comunale, il forte ritardo nell’avvio del processo di reindustrializzazione e la forte preoccupazione economica delle famiglie, con dipendenti in cassa integrazione ormai da due anni, il 10 dicembre 2021 la firma dell’accordo con Imr – che ha assorbito la Caterpillar – a cui avevano aderito in 105.

«L’attesa è finita, vogliamo tornare a lavorare», il dato di fatto emerso proprio in sede di Consiglio comunale in attesa dell’incontro con Imr per decidere come andare avanti.

Donato Acampora

«L’incontro è stato positivo – ha raccontato Donato Acampora, della Rsu Fim Cisl – il responsabile delle risorse umane di Imr, Emilio Porro Lodi, era in collegamento video e ha annunciato che da lunedì partiranno per la formazione i primi 6 lavoratori, che torneranno in gennaio a Jesi con i nuovi macchinari per avviare la produzione prevista da metà-fine gennaio. Poi a scaglioni partiranno anche gli altri».

Caterpillar Jesi

«La proprietà si dice ottimista che per giugno saranno a regime una cinquantina di lavoratori, secondo noi forse 30 o 40, ma l’importante è che il processo sia avviato. Anche nel capannone si vedono segnali di ripresa delle attività, sono stati avviati alcuni lavori di ripristino su di una parte dell’area coperta, i primi 5.000 mq, sulla pavimentazione, sul tetto e per la verniciatura delle pareti. Tutti segnali positivi che ci fanno ben sperare per il futuro».

Dalle ultime interlocuzioni con l’azienda sembra quindi che quella di Jesi diventerà una produzione dedicata al Gruppo Lamborghini. Differente da quella di Teramo, in cui si lavora alla scocca iniziale, nello stabilimento di via Roncaglia si faranno i lavori di rifinitura, il montaggio delle componenti e la spedizione al cliente.

«Per chi lavora già all’interno di Imr, come nel mio caso che da impiegato sono rimasto in servizio, è più facile comprendere alcune dinamiche dell’azienda che in questi mesi ha dovuto fare i conti con la crisi dell’automotive che ha comportato una flessione dei volumi di produzione».

«Proprio ieri i lavoratori di Teramo hanno organizzato uno sciopero perché sono preoccupati. Agli interinali non sono stati rinnovati i contratti, gli altri temono di perdere il lavoro visto anche che l’azienda sta puntando sulle nuove produzioni di Jesi e Rieti. Ma il responsabile del personale ci ha rassicurato che ci sarà lavoro per tutti e la produzione sarà differenziata nei vari stabilimenti».

Nel frattempo per i lavoratori jesini che resteranno ancora a casa prima dell’entrata a regime della produzione, sono state attivate le procedure per garantire, entro giugno, il terzo anno di cassa integrazione.

«Le idee per il futuro sono di portare tra qualche mese la formazione dei lavoratori anche a Jesi, almeno per coloro che, date le particolari condizioni familiari, non possono recarsi a Teramo e di proporre a Imr una rotazione dei lavoratori in azienda», che si potrebbero alternare quindi tra lavoro e cassa integrazione in modo da garantire a tutti un maggiore introito economico.

«Per ora l’azienda si è mostrata disponibile alle nostre richieste, il 18 gennaio avremo il prossimo incontro per fare il punto sull’avanzamento della produzione».

Lorenzo Fiordelmondo

Positivo anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, in merito all’esito dell’incontro.

«Il fatto che già un primo gruppo di lavoratori raggiungerà Teramo per avviare l’attività di formazione e che dall’inizio del prossimo anno arrivino a Jesi le prime attrezzature per la produzione – ha sottolineato il primo cittadino – rappresentano segnali concreti per un avvio dell’attività da giugno, come indicato dall’azienda». 

«Per il raggiungimento di questi risultati l’Amministrazione comunale si è spesa con interlocuzioni e contatti di vario genere e su più livelli, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale deputato ad agevolare e stimolare un positivo confronto tra le parti. Resta aperta la questione legata alla cassa integrazione. Continueremo costantemente a seguire anche questo aspetto, fiduciosi che possa andare a buon fine».

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