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Cronaca

JESI Ex Giuseppine: «E le indicazioni della Soprintendenza?»

Nell’attuale progetto, secondo Gabriele Fava ex sindaco e presidente del comitato valorizzazione della chiesa di San Nicolò, non appare alcun riferimento del parere di merito

JESI, 17 febbraio 2022 –«Il progetto in fase realizzativa è rispettoso di tutte le indicazioni e dei vincoli indicati dal Ministero per i Beni e le attività culturali e dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici delle Marche?».

L’ex convento delle Giuseppine a fianco della chiesa di San Nicolò

E’ questa la domanda che si è posto nei giorni scorsi il prof. Gabriele Fava, ex sindaco di Jesi e presidente del Comitato per la valorizzazione della chiesa di San Nicolò, all’indomani dell’avvio dei lavori per la realizzazione di appartamenti privati nell’ex convento delle Giuseppine in Piazza Pergolesi.

Domanda che lo ha spinto a trasmettere un quesito alla Soprintendenza a firma anche dell’ingegnere urbanista Massimo Belcecchi.

La chiesa di San Niccolò, di origine monastica e documentata fin dal XII secolo, per le sue caratteristiche architettoniche e decorative è il più antico monumento della città di Jesi ed era una delle abbazie più significative della Vallesina.

La storia recente è lunga e complessa.

Fava specifica che «la realizzazione di appartamenti privati nell’ex convento Giuseppine preclude per sempre la possibilità di valorizzare il più antico monumento cittadino e la sua preziosa parte absidale».

I fatti

Nel 2012 l’allora Amministrazione Belcecchi, negli ultimi periodi del suo mandato aveva approvato un progetto poi bocciato “per illegittimità” dal Tar Marche il 21 settembre 2012 a seguito dell’azione promossa da Italia Nostra e dal Comitato per San Niccolò.

I passi significativi dell’iter procedurale avevano visto la nuova Amministrazione Bacci, nel luglio 2013, respingere il Piano di recupero accogliendo le osservazioni del Comitato, di Italia Nostra e della Provincia di Ancona.

«Oggi il progetto si sta di nuovo realizzando – sostiene Fava – approvato nel 2021 dalla Giunta Bacci. L’intervento edilizio attuale è rispondente alle norme urbanistiche vigenti dato che, a partire dal 2019, hanno subito una serie di varianti rispetto a quelle in essere nel 2012».

Lavori avviati senza che nessuno intervento specifico, come avvenne allora, con voci discordi, sia venuto alla ribalta.

«Il lungo silenzio del Pd su questa vicenda – è sempre Fava a osservare – è comprensibile, quello di Italia Nostra, sino ad ora, è sorprendente».

«Ora – indica l’ex Sindaco – nella delibera approvata dalla Giunta Bacci non appare alcun   riferimento alle importanti indicazioni contenute nel parere di merito della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici delle Marche (prot.17235 del 25/10/2012) espresse per il progetto allora bocciato dal Tar delle Marche» e si domanda nel quesito «se quanto indicato nel parere di allora con indicazioni e vincoli sia superato e perché».

«Credo – conclude – che la sensibilità culturale dei cittadini jesini meriti una risposta».

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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