Cronaca
Jesi «Fascista e razzista vai via», presa di mira da continui insulti sotto casa
La denuncia di Silvia Gregori, ex consigliera comunale di Lega e Forza Italia, «assurdo e crudele ma non ho nessuna intenzione di traslocare poiché non mi hanno educato a scappare ma a risolvere le controversie alla luce della legalità»
28 Settembre 2024
Jesi – Eletta consigliera della Lega in Comune nel 2017, approdata nel 2018 al Gruppo Misto, per terminare il mandato come consigliera di Forza Italia, Silvia Gregori, oggi fuori dalla vita politica è finita nel mirino: insulti di fascismo e razzismo, accuse più o meno pesanti, in un crescendo che va perpetrandosi quasi quotidianamente sotto casa.
«E’ una storia assurda e crudele – afferma – ma va raccontata perché coloro che si rivedono in queste righe capiscano di non essere soli e che lo stalking e la cattiveria fanno parte dei mali del nostro tempo e sono trasversali».
«Due anni fa ad ottobre ho acceso il mutuo per comprare la mia prima casa, lungo Viale della Vittoria, che per me ha rappresentato la realizzazione di un sogno. Il primo anno è andato tutto bene, ho instaurato ottimi rapporti con gli altri proprietari dello stabile, qualche saluto con alcuni vicini, che per mio carattere non ho mai conosciuto più di tanto. Poi a maggio di quest’anno ha avuto inizio una vera crociata nei miei confronti, forse perché qualche malintenzionato non mi aveva messo ancora a fuoco».
«Così sono cominciati gli insulti e alcuni atteggiamenti offensivi da parte di uno o più soggetti, residenti in un palazzo vicino al mio. Mi hanno rivolto parole pesanti e offensive senza che ci fosse alcun motivo. Inizialmente non ha dato peso alla cosa pensando che sarebbe finita lì, frutto di uno scherzo idiota messo in piedi come una bravata. Ma la situazione si è protratta nel tempo e si è anche allargata tanto da costringermi ad intraprendere azioni legali».
«Gli insulti si sono trasformati in parole come fascista, vattene, non puoi stare qui, non vogliamo una razzista e altre ancora. In sostanza il percorso politico che ho tanto amato e in cui ho creduto negli anni passati e che è terminato quasi tre anni fa – portandomi nel 2017 a essere eletta consigliera della Lega in Comune e successivamente, dopo averla lasciata, nel 2018, approdare al Gruppo Misto e, quindi, terminare il mio mandato come consigliera di Forza Italia – è stato associato in qualche modo al fascismo e al razzismo».
«Ideologie ben lontane dal mio pensiero politico anzi, ogni mozione che ho presentato è stata sempre inclusiva, ne ricordo una per tutte: i corsi gratuiti di autodifesa aperti a tutte le donne senza nessuna distinzione di razza o di età. In tanti anni di politica, fatta anche con i banchetti in piazza, non avevo mai visto tanta sciatteria nel colpire le persone».
«In questa città, attualmente con un’Amministrazione di sinistra, forse alcuni fanno difficoltà ad accettare la presenza di persone con idee politiche diverse, che possono essere più o meno condivise ma che nulla hanno a che vedere con il fascismo e razzismo. La libertà di manifestare il proprio pensiero politico è alla base dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione».
«Dalla fine di maggio – spiega ancora – una situazione più che spiacevole la quale, per motivi di indagini in atto da parte di Carabinieri e Polizia che sono certa arriveranno a chiarire il tutto, non posso descrivere con maggiori particolari, si ripete quotidianamente, ogni sera si riunisce sotto casa mia un gruppo di ragazzi, molto giovani, a schiamazzare, urlare e dire frasi senza senso, spesso con il ritornello “Lega…“, che sicuramente sono fomentati da una regia ben precisa».
«In questo tourbillon di ipocrisia politicizzata, va il mio apprezzamento ad alcune persone dei palazzi vicini che spesso sono intervenute ad allontanare il gruppetto e chiedere loro di farla finita, per fortuna c’è chi non si volta dall’altra parte».
«Nonostante ne abbia risentito moralmente, non ho nessuna intenzione di cambiare casa poiché non mi hanno educato a scappare ma a risolvere le controversie alla luce della legalità e della trasparenza e condannare duramente certi atteggiamenti, perché non capiti a nessun altro, a nessuno escluso».
«Sono abituata a mettermi in discussione, sono pronta come cittadina a ridisegnare i confini di un’educazione civica che dovrebbe essere fondata sul rispetto e sul riconoscimento del valore della persona per creare un futuro migliore dove gesti di questo tipo vengano condannati e ci si unisca non per deridere o umiliare le persone ma per dialogare e allentare ogni conflitto».
«Il mio augurio è che, chi mette in atto certe dinamiche, comprenda appieno il significato delle sue azioni e ne faccia ammenda. Altrimenti tutto rimarrà in mano agli avvocati e questo sarà una sconfitta per tutti, perché alla base di una società civile ci deve essere sempre il dialogo e non lo sciacallaggio politico e la cattiveria».
© riproduzione riservata