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JESI Festa della mamma: celebrata Costanza d’Altavilla
10 Maggio 2021
Pomeriggio di ieri dedicato alla madre di Federico II, una figura dalla vita intensa con un ruolo da protagonista nella storia
JESI, 10 maggio 2021– In occasione della Festa della Mamma, ieri 9 maggio, un pomeriggio per celebrare la madre di Federico II di Svevia Costanza d’Altavilla. Imperatrice e regina di Sicilia, ultima discendente della dinastia normanna degli Altavilla, è stata una figura dalla vita intensa con un ruolo da protagonista nella storia.
L’evento si è svolto nel cortile del museo Stupor Mundi in piazza Federico II, a presentare Franca Tacconi, vice presidente e direttrice del Centro studi della Fondazione Federico II di Hohenstaufen:
«L’idea è partita da un’associazione che si chiama Live Hobby Arte Passioni, nasce nel 2015 e ha lo scopo di condividere le proprie manualità e di metterle a disposizione sotto molteplici forme. Condivisione è una parola magica, dopo che per tutto questo tempo noi abbiamo dovuto sopportare, e tutt’ora ne risentiamo gli effetti, la tristezza e la destabilizzazione dell’isolamento dovuto alla pandemia».
Caterina Anastasi, dal corso di teatro tenuto da Michele Ceppi, ha vestito i panni regali della nobile. L’abito è stato realizzato da Lorena Fioretti e composto da vari elementi di pregio: il “Camaleuco” (copricapo a cuffia con pendagli laterali dalla lavorazione filigranata, eredità bizantina), un collier con medaglione e un bracciale, gioielli realizzati dall’Istituto di Istruzione Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi.
Caterina insieme a Sergio Cardinali, musicista, scrittore ed ex direttore della scuola di musica “Pergolesi” di Jesi, hanno dato vita all’Intervista impossibile, costruita dal giornalista Silvano Sbarbati. Personaggi del passato fanno sentire di nuovo la loro voce in merito ai cambiamenti che la città sta affrontando, un appuntamento che dal 21 febbraio è possibile trovare all’interno del settimanale diocesano Voce della Vallesina.
«Un modo per parlare del mondo cittadino attraverso i suoi protagonisti – spiega Silvano Sbarbati – ogni settimana gioco con le personalità che sono nate qui».
La serata è poi proseguita con il gruppo dei cabarettisti Onafifetti, che hanno riproposto un pezzo di repertorio sulla nascita di Federico II.
Ospite anche la giornalista Talita Frezzi, autrice del libro di favole per bambini “Chiamatemi Federichino“, primo capitolo letto da Eleonora Baglivo.
Il palco è stato impreziosito dalle opere a tema della pittrice anglo-russa Irina Hale, i quadri in acquarello e stoffa ripercorrono le vicende della madre e del figlio prediletto.
Come omaggio finale a chi ha partecipato all’incontro, la lettera di Federico II agli jesini risalente al 1239 (foto in alto, ndr).
Cora Ceccarelli
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