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Cronaca

Jesi Frattura del femore, il “Carlo Urbani” eccellenza d’Italia – Video

Tra i 14 migliori ospedali, alla Uoc diretta dal dott. Rocco Politano, primario di Ortopedia e Traumatologia, gli standard migliori, intanto l’assessore Filippo Saltamartini annuncia un 10% in più di personale per il 2025

Jesi – «Al di là delle problematiche che tutti conosciamo e che spesso ci rendono protagonisti delle cronache, siamo qui per dare risalto a un’eccellenza della nostra struttura ospedaliera. Il “Carlo Urbani” di Jesi è stato annoverato tra i 14 ospedali che hanno raggiunto gli standard migliori in Italia per interventi su pazienti over 65 operati per fratture al collo del femore entro le 48h dal primo accesso e volumi di attività superiori ai 100 casi».

Con queste parole, ieri, il direttore generale Ast Ancona, Giovanni Stroppa, ha aperto la conferenza di presentazione degli ottimi risultati raggiunti dall’Uoc di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale jesino.

Presenti l’assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, la Direzione strategica aziendale dell’Ast Ancona, il dottor Rocco Politano, primario di Ortopedia e Traumatologia del “Carlo Urbani” dal giugno 2019, la coordinatrice infermieristica del reparto Tiziana Grassi, la Direzione medica ospedaliera.

I dati provengono dal Pne (Piano azionale esiti) che monitora i risultati dei trattamenti di oltre 1.300 strutture ospedaliere italiane e quest’anno ha attestato gli ottimi risultati degli ospedali di Torrette di Ancona, Pesaro, Macerata e Jesi, ciascuno dei quali ha registrato dati importanti per una delle sue unità operative.

Presentando questo esito di eccellenza jesina, il primario di Ortopedia, Rocco Politano, ha evidenziato come i risultati riguardino non solo gli interventi al femore, circa 200 nel 2023, ma anche gli interventi di chirurgia vertebrale, quelli di medio complessità neurochirurgica, le ricostruzioni dei legamenti, gli interventi su tibia e perone, ginocchio, spalla e le protesi d’anca, per un totale di 1.780 interventi nel 2023.

«Risultati che dimostrano un meccanismo che funziona bene, a partire dal pronto soccorso e dalla fase preparatoria, grazie alla collaborazione tra reparti, al contributo dell’infermieristica e degli anestesisti, della radiologia, alla disponibilità della sala operatoria, insomma un sistema in cui ogni ingranaggio fa la sua parte per operare velocemente, minimizzando così le complicanze», ha sottolineato il primario.

«Un risultato ottenuto grazie alla dedizione delle persone che quotidianamente lavorano contribuendo ai buoni esiti del reparto, un ringraziamento va a tutta l’equipe» ha evidenziato il direttore sanitario, Benedetta Ruggeri, rilevando anche che l’Ast Ancona è tra le più popolose delle Marche per numero di utenti, pari a un terzo di tutta la regione.

«All’incontro nazionale per la presentazione dei dati del Pne le Marche sono apparse come un sistema sanitario evoluto – ha detto l’assessore Filippo Saltamartini -. Torrette primo ospedale d’Italia per lo standard sanitario, Pesaro e Macerata tra le 18 strutture più performanti nel trattare l’infarto, Jesi tra le 14 in Italia per il trattamento dei traumi del femore».

«Dati che ci restituiscono un’immagine della sanità marchigiana fatta di eccellenze, come attestato anche dalla Corte dei Conti che ne ha dato un quadro sostanzialmente positivo, pur con le criticità delle liste di attesa – tema su cui ci stiamo battendo molto per migliorare – e sulla mobilità», ha detto l’assessore, annunciando anche che per il 2025 la manovra finanziaria di Governo prevede per le Marche la possibilità di assunzione di un 10% in più di personale sanitario, a partire dal prossimo gennaio.

I dettagli

L’ospedale “Carlo Urbani”, dunque, è risultato tra le 14 le strutture italiane di eccellenza, valutate con il sistema treemap, che hanno mantenuto altissimi standard negli ultimi quattro anni per aver garantito interventi chirurgici in pazienti over 65 per frattura al collo del femore entro le 48 ore dal primo accesso e volumi di attività superiori ai 100 casi.

Questi sono i risultati dell’edizione 2024 del Programma nazionale esiti (Pne). Gli analisti dell’Agenas hanno valutato l’attività assistenziale in 1.363 ospedali pubblici e privati, effettuata nel 2023 e dal 2015 al 2022, analizzando un totale di 205 indicatori, 10 in più rispetto alla precedente edizione.

Le Marche nel 2023 hanno registrato, rispetto alla media nazionale, valori mediani al di sopra delle soglie previste dal Dm 70/2015, nell’area clinica muscolo scheletrica per la proporzione di interventi chirurgici eseguiti nel presidio di Jesi sugli over 65 entro 48 ore dal primo accesso per frattura del collo del femore: la mediana grezza della Regione Marche è 85,85 e risulta ampiamente sopra la mediana italiana e nei primi posti per intervento entro le 48 ore (seconda in Italia).

Da 4 anni l’Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia contribuisce a mantenere ai primi posti in Italia l’ospedale “Carlo Urbani” nella gestione del paziente con frattura di femore over 65 anni nelle prime 48 ore incrementando di anno in anno il proprio volume di attività.

Un risultato raggiunto grazie al lavoro di équipe: Ortopedia e Traumatologia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Neuroriabilitazione Blocco Operatorio e Pronto Soccorso / Medicina d’Urgenza per garantire un servizio adeguato a un bacino di utenza di circa 200.000 persone.

Una équipe composta da 10 dirigenti medici, 20 unità di personale infermieristico e 7 Oss coordinati dalla caposala Tiziana Grassi, 2 Unità operative emplici (Traumatologia – dr. Marco Cianforlini – e Patologia Articolare – dr Sergio Carloni) per un’attività che comprende la gestione del paziente traumatizzato, ma anche la presa in carico e la cura di altre patologie che comprendono la chirurgia protesica di anca, ginocchio e spalla, la chirurgia di mano e piede, la chirurgia vertebrale, la chirurgia artroscopica legata alla traumatologia dello sport.

La Uoc di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale jesino

Vicepresidente dell’Amoto (Accademia marchigiana ortopedici e traumatologi ospedalieri) il dr. Rocco Politano e la sua Uoc collaborano con l’Univpm nell’attività di formazione degli studenti di Medicina e degli specializzandi di Ortopedia e Traumatologia, oltre che riferimento nella gestione degli atleti infortunati delle squadre dell’hinterland di Jesi.  

La necessità di dare una risposta ai pazienti garantendo professionalità e cura

In un momento storico in cui la frenesia e la velocità rende tutto complicato, la capacità di modulare le proprie attività venendo incontro alle esigenze della popolazione e non solo, fa del nosocomio di Jesi e della Uoc di Ortopedia e Traumatologia un fiore all’occhiello per la buona sanità della nostra Ast e della nostra regione.

 

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