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Cronaca

Jesi Gli studenti del Podesti – Calzecchi Onesti “custodi del fiume Esino”

Si è concluso all’Oasi di Ripa Bianca il progetto alla scoperta delle bellezze e della fragilità del paesaggio fluviale realizzato grazie alla collaborazione con le associazioni Legambiente e Wwf

Jesi – All’Oasi del Wwf di Ripa Bianca il 25 luglio scorso si è conclusa l’esperienza di 15 studenti dell’istituto superiore Podesti – Calzecchi Onesti, sede di Chiaravalle, svolta in collaborazione con le associazioni Legambiente e Wwf e fatta propria dalla dirigente dell’Istituto, Saula Rosati, con il coinvolgimento delle docenti di scienze integrate, prof.ssa Roberta Maggiori, e di discipline grafico – pubblicitarie, prof.ssa Eugenia Giorgetti.


Far vivere la realtà del fiume Esino ai giovani per comunicare loro la bellezza e la fragilità della natura e del paesaggio, trasmettendo l’amore per questo contesto ambientale sempre più a rischio e far comprendere la necessità di un loro impegno per il futuro, erano gli stimoli da condividere.

Questa in sintesi l’idea che nasce da una sinergia stabilita da tempo tra le due associazioni ambientaliste e la scuola, che ha ispirato il progettoCustodi del territorio“, divenuto parte della programmazione PN Estate 2024 dell’ Iis Podesti – Calzecchi Onesti, sede di Chiaravalle.

Il progetto si è articolato attraverso 6 escursioni in vari punti del fiume, con la partecipazione di esperti su singole tematiche e i volontari delle suddette associazioni ambientaliste che hanno condotto e accompagnato i giovani studenti nell’effettuare “un’esperienza immersiva” nell’ambiente naturale del fiume Esino, dalla sorgente, vicino Esanatoglia, alla foce nei pressi di Falconara, per terminare poi il loro percorso di scoperta, alla Riserva Naturale – Oasi Wwf di Ripa Bianca a Jesi, con una coinvolgente esperienza di birdwatching nel pomeriggio e un’emozionante visita in notturna della riserva naturalistica.

Coinvolti nel progetto, insieme ai volontari, in qualità di esperti: Ania Pettinelli, Jacopo Angelini, Andrea Dignani, Lucio Santoni, Fabio Taffetani, Elisa Rossini che hanno messo generosamente a disposizione dei ragazzi le loro competenze.

Tutte le esperienze effettuate sono state pensate e strutturate con la finalità di far scoprire ai ragazzi l’importanza della biodiversità nell’ecosistema fluviale ed educarli alle strategie messe in campo per proteggerla attraverso anche la creazione e la gestione di aree protette, fondamentali
per attenuare l’impatto dell’uomo sulla natura.

Immersi nella bellezza e resi consapevoli delle attuali criticità presenti nel sistema fluviale, i ragazzi hanno preso sempre più coscienza della necessità di un loro impegno in difesa della natura e dell’importanza del fiume Esino per il territorio marchigiano.

Gli studenti hanno sperimentato le loro conoscenze sulle tecniche fotografiche apprese a scuola e migliorato le proprie competenze svolgendo un vero e proprio laboratorio fotografico sul campo, unitamente all’aver consolidato la propria capacità di lavorare in squadra e divertirsi in gruppo.

Terminato questo percorso didattico si è verificato, con un apposito questionario, l’impatto dell’esperienza sui ragazzi e le risposte, affidate alla scrittura personale, sono state veramente incoraggianti e hanno ripagato lo sforzo fatto da docenti e volontari in questa torrida estate.

Accanto alla riflessione dei ragazzi sulla necessità di salvaguardare la biodiversità del fiume, sulla gravità della scarsità di acqua e la preziosità della sorgente di Gorgovivo, è trapelata la gratitudine per il lavoro delle associazioni ambientaliste e l’importanza che ha avuto per il maturare di una responsabilità ecologica.

Dal progetto è emersa anche una disponibilità da parte dei ragazzi di diventare Custodi del Fiume Esino tramite la partecipazione alle iniziative di Wwf e Legambiente Marche – già in programma per l’autunno 2024 e primavera 2025 – per la salvaguardia del fiume tramite escursioni, monitoraggi e raccolta dei rifiuti.

Il progetto Custodi del Fiume Esino è una delle azioni del programma del Contratto del Fiume Esino, purtroppo fermo da diversi anni, ma è proprio grazie dalla preziosa disponibilità di questi ragazzi che le due associazioni intendono riavviare il percorso del Contratto di Fiume, stimolando anche l’azione delle vare Amministrazioni comunali della Vallesina.

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