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JESI “I STRACCAMERIGGE”: SI APRE IL SIPARIO SUL TEATRO DIALETTALE

I Straccamerigge

Saranno a Maiolati Spontini domani, domenica 10 marzo, alle 17, e mercoledì 13 aprile a Serra San Quirico con “Io sto con Cesiretta mia”

JESI, 8 marzo 2019   – Tenere salde le radici della nostra cultura e non disperdere il dialetto. Nasce con questi obiettivi la compagnia di teatro amatoriale dialettale I Straccamerigge.

Frutto dell’impegno e della passione di Stefano Schiavoni, I Straccamerigge hanno visto la luce nel 2017: «In quell’anno erano rimaste solo due compagnie di teatro dialettale (El passì e il Sipario) – ricorda Schiavoni – a fronte delle otto che esistevano nel 2000. Da qui l’idea di contattare alcuni amici che hanno creduto nell’intento di conservare e tramandare il dialetto jesino». Serietà e passione sono le caratteristiche del gruppo: «Siamo una quindicina di persone: alcuni non avevano mai recitato, altri invece hanno più esperienza. Per tutti è stata una crescita graduale, un lavoro che ha pagato  e che adesso ci permette di andare avanti con entusiasmo». Due le commedie portate in scena, entrambe firmate da Oscar Sartarelli: dopo il successo anche oltre i confini della Vallesina, Moje e boi dei paesi tuoi? è stata tradotta in dialetto maceratese e domani, sabato 9 marzo, debutterà a Civitanova.

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Io sto con Cesiretta mia (leggi l’articolo) andrà in scena al teatro di Maiolati Spontini, invece, domani, domenica 10 marzo alle 17, serata organizza dall’Avis locale, e il 13 aprile a Serra San Quirico.

«Sono commedie che ho scritto negli anni ’80, nonostante il tempo passato, comunque, sono testi dai valori intramontabili – racconta Sartarelli -. Vivere la polvere del palco è sempre un’emozione, sono contento della nascita di questa compagnia. Quando preparo una commedia, rido due volte: quando la scrivo e quando la vedo a teatro. Solitamente le storie mi vengono di getto, magari ho sentito una battuta e trovo l’ispirazione: i personaggi nascono e crescono da soli. Poi “grippo” quando devo tirare le fila della storia. Non è semplice, anche perché ogni compagnia personalizza il testo e la commedia ogni volta è diversa».

Fa ‘l pa’ ‘n poretto je se llama ‘l forno è la terza commedia su cui lavora Sartarelli: «Quando una commedia funziona la riconosci dalla morale che trasmette, allora capisci che vale la pena metterla in scena. I Straccamerigge sono un gruppo dalla grande grinta, Stefano ha avuto coraggio». La compagnia ha già superato i confini locali, trovando dappertutto un folto pubblico: «Un successo al di là delle aspettative – continua Schiavoni -. Il palco trasforma l’adrenalina in positività, il gruppo lavora per tirare fuori il meglio da ogni attore. Con molti del gruppo siamo amici di vecchia data, altri sono stati coinvolti tramite conoscenze comuni. La mia esperienza con El Passì è stata importante. In città purtroppo non ci sono molti spazi: adesso facciamo le prove a San Pietro Martire, devo dire che il Teatro Pergolesi ha costi proibitivi per noi e in generale mancano strutture».

Tanti i giovani che fanno parte de I Straccamerigge: «Da parte di tutti c’è grande impegno nei confronti del pubblico – prosegue Schiavoni -. Saliamo sul palco con grinta e tenendo alta l’autostima. Cerchiamo di mantenere i rapporti con le altre compagnie teatrali per tenere viva far crescere la cultura del dialetto. Le commedie di Oscar sono preziose: fanno ridere senza volgarità».

I Straccamerigge sono: Stefano Schiavoni, Roberta Javarone, Pietro Cerioni, Silvia Paglioni, Francesco Beccaceci, Gioia Casale, Mario Pennacchietti, Marina Castelli, Erika Morici, Leonardo Savini, Mirco Cerioni, Francesco Fabrizi, Loretta Bianchini e Gloria Latini.

Eleonora Dottori

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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