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Cronaca

JESI I test nucleari nel video di Alessandro Tesei in mostra a Londra

“Semipalatinsk Polygon, the crime of nuclear testing” realizzato dal videomaker jesino con Pierpaolo Mittica ha vinto il premio Earth Photo 2021: in arrivo anche un progetto sui gulag in Siberia

JESI, 17 agosto 2021“Semipalatinsk Polygon, the crime of nuclear testing” è il video vincitore del prestigioso premio della Royal Geographical Society, Earth Photo 2021.

Realizzato dal videomaker jesino Alessandro Tesei insieme a Pierpaolo Mittica, il video è in mostra a Londra al Society’s Pavilion per raccontare il crimine perpetrato dall’Unione Sovietica in Kazakhstan, dove al poligono di Kurchatov venivano testate le bombe nucleari.

Alessandro Tesei
Alessandro Tesei

«Il video che abbiamo realizzato per la testata online InsideOver è parte di un progetto che troverà coronamento in un documentario sull’eredità nucleare del Kazakhstan, dove sotto l’Unione Sovietica, nel sito segreto Semipalatinsk-21, sono state fatte esplodere 600 bombe nucleari per fare i test. Tutta la popolazione ne ha subìto gli effetti: dopo la caduta dell’Urss, il Kazakhstan ha denunciato la problematica e ha assistito la popolazione che ha subìto la contaminazione nucleare», spiega Alessandro Tesei.

«Per me, alla fine, è un modo in più per raccontare la storia a più persone».

Semipalatinsk-21 era il nome in codice di Kurchatov, una delle città più segrete dell’ex Urss, che non compariva nelle mappe ed era conosciuta solo da chi partecipò allo sviluppo del nucleare militare sovietico. Il risultato è stato contaminare queste terre per i prossimi 24 mila anni.

«Nel documentario spiegheremo come ci sia molta confusione anche all’interno degli stessi apparati organizzativi kazakhi, tanta disinformazione e ignoranza sulla contaminazione radioattiva, ma anche parecchia furbizia: spiegheremo l’ipocrisia di sbandierare la contrarietà alla bomba atomica e intanto avviare con l’Agenzia per l’energia atomica internazionale progetti per la costruzione di nuove centrali nucleari. Centrali che, è risaputo, sono legate a doppio filo con il problema degli armamenti».

Il prossimo lavoro di Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica sarà in Siberia.

«Lì andremo a raccontare l’eredità dei gulag, ripercorreremo la storia e andremo a vedere cosa è rimasto dei campi di lavoro sovietici. Andremo in Siberia 15-20 giorni, stiamo cercando gli ultimi finanziatori interessati al progetto».

Elisa Ortolani

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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