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Jesi “ID Identità Desiderate”, la Social Opera porta l’integrazione a Teatro – Video

Appuntamento al Pergolesi domenica 24 settembre alle 18, con la compagnia OperaH, un gruppo di persone con disabilità fisica/intellettiva impegnate in uno spettacolo di teatro danza ispirato al “Barbiere di Siviglia”, dietro le quinte gli studenti delle scuole cittadine

Jesi – La Social Opera andrà in scena domenica 24 settembre alle 18, al Teatro Pergolesi, spettacolo in cartellone tra gli eventi del XXIII Festival Pergolesi Spontini che proporrà una performance di teatro e danza ispirata al Barbiere di Siviglia di Rossini, a esibirsi sarà un cast d’eccezione.

La compagnia OperaH, un gruppo di persone con disabilità fisica/intellettiva e, dietro le quinte, gli studenti delle scuole cittadine, impegnati nella progettazione di scene, costumi, luci e contenuti multimediali grazie al progetto Pcto, Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, Banco di scena.

A presentare l’iniziativa presso le Sale Pergolesiane del Teatro, tutti i rappresentanti del progetto Opera H: Samuele Animali, vicesindaco di Jesi e assessore ai Servizi Sociali, Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, Cristian Carrara, direttore artistico della stessa Fondazione e per i partner del progetto OperaH 2023, Franco Pesaresi, direttore Asp Ambito 9, Nora Bianchi, assistente sociale responsabile Uoc disabilità dell‘Asp9, Ingrid Iencinella, psicologa-psicoterapeuta Ast Ancona – Uoc, cure tutelari, responsabile Uos Umea unità multidisciplinare età adulta, ambito Fabriano – Jesi – Senigallia, Marzia Pennisi, coordinatrice Servizi area salute mentale, responsabile tecnica Area disabilità – Jesi (Cooss Marche), Elisa Bottegoni coordinatrice servizi Sap e Aei età adulta – Jesi (Cooss Marche), Simone Guerro e Arianna Baldini, operatori teatrali progetto OperaH (Atgpt, Teatro Giovani Teatro Pirata), Sara Lippi e Beatrice Guerri, operatrici Danza movimento terapia progetto OperaH (Nuovo Spazio Studio Danza), Mariella Strappa, titolare Nuovo Spazio Studio Danza.

Jesi / "ID Identità desiderate", la Social opera porta l'integrazione a Teatro
Franco Pesaresi, Samuele Animali, Lucia Chiatti

Il vice sindaco Samuele Animali ha sottolineato come l’essenza sociale dell’iniziativa dimostri che in questo contesto l’arte e la cultura abbiano «un ruolo che va al di là dell’intrattenimento ma intesse relazioni sociali, crea integrazione e investe nel fare comunità».

Un’esibizione che sarà frutto del lavoro di ascolto dei ragazzi che metteranno in scena l’opera, ma anche del lavoro di verifica delle loro reazioni agli stimoli artistici messi in campo, ha spiegato Lucia Chiatti.

«Sull’ascolto profondo di queste reazioni si modellano l’operato e lo svolgimento delle attività con loro e si misura il potenziale dell’opera».

«E’ stato un lungo percorso di esplorazione del desiderio – ha spiegato Arianna Baldini regista dello spettacolo insieme a Simone Guerro -, partendo dal tema dello spettacolo per individuare i desideri che animano ciascuno di loro, soprattutto quelli più profondi che non sono facili da individuare e a cui abbiamo dato lo spazio della possibilità grazie a questo spettacolo».

Jesi / "ID Identità desiderate", la Social opera porta l'integrazione a Teatro

Un progetto quello della Social Opera, giunto alla 12ma edizione e «che inizia a far parlare di sè – ha detto Cristian Carrara – perché promuove l’inclusione sociale e coinvolge anche gli studenti delle scuole della città, creando una potente rete di relazioni».

«L’ID nel titolo, fa riferimento a una identità, rappresenta quello che desideriamo essere o vorremmo diventare, raccontato sulla sedia di un barbiere», ha spiegato Simone Guerro.

La Danza movimento terapia è a cura di Sara Lippi e Beatrice Guerri, video di Adelaide Cascia. Nella compagnia, Rebecca Avenali, Cristopher Balercia, Aurora Bonci, Valentino Campana, Lorenzo Cantarini, Maria Rita Di Palma, Silvia Falappa, Francesca Filonzi, William Gallagher, Rita Giatti, Valentina Giuliani, Daniele Marcellini, Michele Torri. Gli educatori, Mariano Fagioli, Ilaria Stronati, Marta Filippini della Cooss Marche.

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Collaborano allo spettacolo gli studenti del Liceo Artistico Mannucci, dell’Iis Marconi-Pieralisi e del Liceo Classico Vittorio Emanuele II.

Id Identità Desiderate. Social Opera è l’esito di un progetto pluriennale che nella città di Jesi mette in rete servizi sociali, scuole ed enti culturali del territorio per costruire insieme percorsi di inclusione e benessere attraverso la danza, la musica, il teatro, l’educazione al melodramma e l’esperienza del palcoscenico.

Ogni anno, la Social Opera coinvolge in un percorso laboratoriale e infine sul palcoscenico, un gruppo di utenti dei servizi socio-sanitari del territorio, studenti, educatori, operatori culturali, teatrali e socio-sanitari, nell’ambito dei progetti OperaH (XII edizione) e Banco di Scena (X edizione).

Jesi / "ID Identità desiderate", la Social opera porta l'integrazione a Teatro

Nel 2022 OperaH ha vinto il Premio nazionale Inclusione 3.0 ed è stato segnalato dall’Università di Macerata come caso di studio.

Nell’ambito del Progetto Pcto Banco di Scena 2023, le scene dello spettacolo sono realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Mannucci di Jesi, Giulia Aquilanti, Aurora Amagliani, Sebastiano Bugatti, Giada Ciaffoni, Gloria Campomaggi, Elena Cadoni, Gaia Martino, Meshak Fuakuputu, Emily Martarelli, Filippo Accoroni, Ayoub Bahri, Camilla Buschi, Hamide Buzi, Nicole Fioravanti, Diana Trifan, Iulia Daria Filip) coordinati da Chiara Ulisse e Mattia Federici.

I costumi sono realizzati dagli studenti dell’Iis Marconi-Pieralisi di Jesi, Ilaria Donato, Ilaria Famiglini, Lucia Pellegrini e del Liceo Artistico Mannucci di Jesi, Valerio Massimo Mingo, Maria Cecilia Riccioni, Gaia Stronati, Beatrice Stronati, Giorgia Calamante, Maria Cristina Flori, coordinati da Roberta Fratini e Sara Pitocco.

Le luci sono realizzate dagli studenti dell’Iis Marconi-Pieralisi, Patrick Samuel Pardo Banquez, Mattia Mollaretti, Lisa Cappelletti, Gabriele Donzelli, coordinati da Simone Caproli e Mario Spinaci.

I social media reporter sono gli studenti di Liceo Classico Vittorio Emanuele II, Matilde Brunori, Nicole Meloni, Chiara Sassaroli coordinati da Adelaide Cascia.

Paolo F. Appignanesi tutor del progetto Banco di Scena per la Fondazione Pergolesi Spontini, i docenti referenti per ogni istituto scolastico: Massimo Ippoliti, Samuele Verdecchia, Tommaso Cioncolini, Sonia Marini, Graziella Lorenzetti.

Guarda la video intervista a Simone Guerro di Giovanni Filosa

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