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Jesi “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini al Teatro Pergolesi

Stagione Lirica di Tradizione, in scena il 3 e replica il 5 novembre, recita questa che sarà accessibile a un pubblico di non vedenti e non udenti, anteprima giovani il 2 novembre

Jesi – Dopo il grande successo dell’opera inaugurale “Così fan tutte” di Mozart con le scene e i costumi di Milo Manara, prosegue il cartellone della 56esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi a cura della Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Cristian Carrara.

Venerdì 3 novembre ore 20.30 e domenica 5 novembre ore 16 (con anteprima giovani giovedì 2 novembre ore 17), va in scena “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini.

Si tratta di un nuovo allestimento in coproduzione con Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Sociale di Rovigo e Teatro Alighieri Ravenna.

Nell’opera, i fondatori della compagnia di teatro contemporaneo Fanny & Alexander, Luigi De Angelis – qui alla regia, scene e luci – e Chiara Lagani ai costumi, mettono in scena «un Barbiere di Siviglia contemporaneo, per ridere delle nostre nevrosi». L’opera è diretta da Francesco Pasqualetti, suona la Form, Orchestra Filarmonica Marchigiana.

Il cast annovera grandi interpreti e giovani talenti del repertorio rossiniano e belcantisti­co: Rosina è Chiara Amarù, Figaro è Gurgen Baveyan, il Conte d’Almaviva è Dave Monaco, Bartolo è Roberto Abbondanza, Don Basilio è Arturo Espinosa, Berta è Paola Valentina Molinari, Fiorello/Un ufficiale èTommaso Corvaja, Ambrogio è Giorgio Marcello.

Sul palco si vedrà una storia piena di sorprese e una musica dall’energia inesauribile per un’opera che, fin dal suo debutto nel 1816, ha divertito generazioni di ascoltatori.

Si tratta di uno dei titoli più amati dal pubblico del Teatro Pergolesi, dove l’opera è stata eseguita 18 volte, la prima nel 1817, e poi nelle stagioni 1833, 1903, 1919, 1923, 1928, 1931, 1942, 1948, 1952, 1957, 1968, 1973, 1978, 1985, 1991, 2002, 2009. 

Nel Barbiere di Siviglia di Rossini niente è come sembra, perché solo gli inganni possono far trionfare l’amore.

«Una delle cose che mi ha sempre colpito del Barbiere di Siviglia di Rossini – fa sapere il regista Luigi De Angelis – è il conflitto generazionale tra giovani e adulti, tra mondo antico e mondo moderno, che è ben rappresentata nella vicenda e sottolineata anche dalle scelte del compositore, quando ne delinea il carattere scegliendo per i vari personaggi appartenenti a uno o all’altro mondo forme musicali più vecchie o più contemporanee, non senza ironia. Ho immaginato di ambientarlo all’interno e all’esterno di un’unità abitativa contemporanea, alla Le Corbusier, dove vita privata e pubblica si sovrappongono in un’architettura standardizzata dalle grandi vetrate, che permettono alla comunità degli sguardi di poter entrare nel privato e confondere i piani di una dimensione sociale con una dimensione più intima».

«In questa unità abitativa si svolgeranno le vicende del Barbiere e davanti a essa prenderà vita la città con i suoi personaggi e caratteri, possibili maschere del nostro tempo. Il conflitto generazionale prenderà forma non solo dalla vicenda del Barbiere, ma anche attorno a essa con piccole epifanie e presenze nella strada o in casa che possano essere di volta in volta riverberi della vicenda stessa, tra spazio sociale e spazio privato, richiedendo allo spettatore di annodare con leggerezza ulteriori fili invisibili».

Da segnalare che domenica 5 novembre ore 16, la recita sarà accessibile anche a non vedenti / ipovedenti e a non udenti / ipoudenti con un percorso inclusivo e sensoriale prima dell’opera condotto da Serena Stronati, alla scoperta della voce educata al canto lirico, in compagnia di alcuni artisti.

Durante lo spettacolo ci sono sopratitoli, servizio di audiodescrizione dal vivo con brevi descrizioni di ciò che avviene in scena; a margine dell’opera anche video inclusivi in Lingua dei segni italiana (Lis) su scenografie, costumi e scelte registiche. La proposta è nell’ambito del cartellone regionale “Marche For All. Percorsi di Arte e Spettacolo per un turismo culturale accessibile”, proposta che rende accessibili tutti i 4 titoli del cartellone lirico del Pergolesi.

Capofila di progetto è il Comune di Jesi in collaborazione con Fondazione Pergolesi Spontini, Associazione Arena Sferisterio e Fondazione Rete Lirica delle Marche, contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità e co-finanziamento della Regione Marche. 

L’opera prevede un’anteprima giovani riservata agli studenti delle scuole secondarie di II grado partecipanti al progetto didattico “Musicadentro” 2023 curato da Cristiano Veroli, progetto di cui Trevalli Cooperlat è educational partner.

Per approfondire il titolo, ci sono poi momenti di incontro aperti a tutti e condotti da Cristian Carrara: la “Guida all’opera” dal 29 ottobre ore 11 fino alla data del Barbiere di Siviglia in streaming gratuito sulla pagina https://www.fondazionepergolesispontini.com/diretta-streaming/ fino alla data di spettacolo, e i due incontri dal vivo “Prima dell’opera” alle Sale Pergolesiane venerdì 3 novembre ore 19 e domenica 5 novembre ore 15 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, con prenotazione obbligatoria (tel 0731 20 29 44[email protected]).

Per le vie del centro storico di Jesi, c’è “Musica nell’aria”, in filodiffusione: sinfonie e ouverture open air dal mercoledì al sabato dalle 19 alle 19.30, nella settimana del debutto dell’opera.

Biglietti da 15 a 70 euro.

Info e biglietti: Biglietteria del Teatro Pergolesi – 0731 20 68 88 – [email protected]

www.fondazionepergolesispontini.com

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