Cronaca
JESI IL BUCO NERO DEL MUSEO “STUPOR MUNDI”
9 Dicembre 2019
Affondo di Claudia Lancioni del M5S: «A un privato 450 mila euro per tre anni, soldi pubblici che dovrebbero essere spesi per chi ne ha veramente bisogno»
JESI, 9 dicembre 2019 – Continuano gli “affari per i privati” al Comune di Jesi, diventato ormai una sorta di paese del bengodi delle esternalizzazioni dei servizi pubblici o per chi magari vuole prendersi un po’ di soldi pubblici e, successivamente, abbandonare la città al suo destino dopo averne goduto per qualche anno».
Così il Movimento 5 Stelle con la consigliera Claudia Lancioni in riferimento al Museo Stupor Mundi.
«Il “buco nero” rifilato alla collettività da un privato che voleva passare da grande mecenate ma che, al contrario, ha rifilato al Comune “l’affare” quando questo si è rivelato “un pacco”. Il tutto dopo aver tenuto aperto il Museo per qualche anno, utilizzando una bella fetta di soldi pubblici. Siamo stati i primi e gli unici, quando la pratica esordì in aula (2015), a denunciare con forza i rischi per la collettività. Siamo stati coerentemente oppositori quando a settembre scorso il “Pacco di San Settimio” è tornato in Consiglio, con una maggioranza civica che ha accettato di riprendersi il Museo in perdita, tentando addirittura di far passare l’operazione come una “donazione” al Comune».
(e.d.)
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