JESI Il Natale solidale della città, consegnati i regali ai bambini

Soddisfazione per l’iniziativa messa in campo dalla rete di associazioni del territorio, nei giorni scorsi donati più di 125 pacchi

JESI, 24 dicembre 2020 – Soddisfazione per l’iniziativa Natale Solidale, il cui confronto sui risultati si è svolto ieri alle 16.30 in una conferenza stampa presso la sede della Croce Rossa di via Gallodoro a Jesi. L’organizzazione si è messa in moto un mese fa e ha visto scendere in campo una rete di associazioni: San Vincenzo de Paoli, ImpAct, Agesci, associazione Avulss Jesi odv, Fondazione centro servizi Caritas jesina Padre Oscar Onlus e Croce Rossa Italiana – Comitato di Jesi.

Scopo del progetto quello di regalare pacchi contenenti materiale di vario genere: vestiti invernali come guanti, sciarpe e cappelli, ma anche giocattoli e libri a bambini da 0 a 15 anni per famiglie indigenti del territorio (gli eventuali eccedenti verranno consegnati ai Servizi Sociali di Jesi perché, come dicono, nulla va perso). I doni sono completamente nuovi, mettere a disposizione l’usato avrebbe significato un dispendioso lavoro di sanificazione, necessario a causa del Coronavirus. Per i libri è stata contattata dalla Croce Rossa la casa editrice Raffaello che si è resa disponibile alla collaborazione.

I regali sono stati tarati in base all’età del destinatario e la distribuzione dei pacchi è avvenuta grazie ai volontari di ImpAct, Agesci e della Croce Rossa. Nel frattempo si è continuata la raccolta di beni alimentari.

Tra i presenti alla conferenza di ieri l’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri, il presidente della San Vincenzo de Paoli, Gabriele Cinti, Matteo Arcangeli, presidente ImpAct, il presidente della Croce Rossa, Francesco Bravi, e la dirigente Sabrina Valentini dell‘Istituto Lorenzo Lotto di Jesi, assente invece il consigliere regionale Mirco Bilò.

«È la prima volta dal dopoguerra che tutte le associazioni si mettono insieme – ha sottolineato Gabriele Cinti -. Questa iniziativa, Natale Solidale, è la naturale prosecuzione di una raccolta che noi abbiamo avviato come associazione San Vincenzo a settembre. Nei giorni scorsi sono stati consegnati alle famiglie circa 125 pacchi. I bambini e i ragazzi destinatari dei doni rappresentano il 2,5 % dei 100 mila ragazzini italiani e stranieri che appartengono a famiglie bisognose. Purtroppo la situazione difficile, il forte disagio sociale che già era presente, è peggiorato con l’arrivo del Covid».

Per l’assessora Marialuisa Quaglieri «il Covid ha insegnato una cosa positiva: fare rete, unirsi per dare supporto concreto al territorio. Non c’è un’associazione, c’è un mondo associativo che si muove. Si muove insieme nell’interesse dei cittadini che sono in condizioni di fragilità. Da parte delle istituzioni ci deve essere sempre il supporto in questo senso: perché con la sinergia, con il connubio, con il fare rete insieme si possono ottenere grandi risultati. Il 28 dicembre in Consiglio comunale parleremo delle associazioni che si sono prese carico del territorio dai primi cenni del Coronavirus, quindi da marzo in poi. Questo è importante e fondamentale perché le associazioni sono il terzo settore che oramai è diventato preponderante: non è un costola, è un settore che ha un binario ben deciso e ben chiaro. Senza le associazioni non saremo riusciti a gestire il territorio, non solo di Jesi».

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«Abbiamo ottimi contatti con il Comune di Jesi – ha detto Francesco Bravi – ed in particolare con l’assessore Marialuisa Quaglieri, quindi ci sono validi motivi per proseguire la nostra attività insieme all’Avulss, San Vincenzo de Paoli e a tutte quelle associazioni che vorranno continuare a collaborare con noi».

Cora Ceccarelli

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