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Cronaca

Jesi Il partigiano Eraclio, la teca con i cimeli è in biblioteca

Consegnata la cartolina scritta nel ’43 dal parroco di Santa Maria del Piano, ultimo tassello per completare l’esposizione all’ingresso della Salara, l’originale resterà nell’archivio

di Tiziana Fenucci

Jesi, 25 marzo 2023 – Proprio in occasione della 79mo anniversario del massacro delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944, 335 vittime trucidate dai nazisti) è avvenuta la consegna di un ultimo tassello tra gli oggetti che appartenevano al partigiano jesino Eraclio Cappannini, donati dalla famiglia al Comune di Jesi.

L’assessore alla cultura Luca Brecciaroli ha ricevuto dal nipote di Eraclio, Vittorio Graziosi, la cartolina inviata al partigiano dal parroco Ezio Balestra della chiesa di Santa Maria del Piano, il 27 agosto 1943.

Oggetto che va a completare la teca realizzata dal Comune in memoria, posizionata proprio all’ingresso della biblioteca La Salara, e presentata ieri dall’assessore.

La teca all’ingresso della Salara

«Come Amministrazione siamo felici di ricevere un ulteriore tassello di una storia triste ma importante che segna le nostre radici e testimonia il contributo ai valori del nostro Paese e del nostro territorio. La storia di Eraclio è esemplare del periodo fascista e della Resistenza fatta dalle persone, che ci permette oggi di vivere liberi e in democrazia».

Nella teca sono contenuti, oltre alla cartolina, la foto di Eraclio, la divisa che il partigiano indossava al momento della fucilazione, il telo con cui è stato ripulito, la medaglia d’argento al valore militare, la sua carta d’identità, una foto del corteo funebre di celebrazione dei partigiani e patrioti del 1 novembre del ’44.

«Questa teca cancella il mito e parla dell‘uomo, del ragazzo che ha dovuto affrontare le sue fragilità e fare un sacrificio totale, quello della sua vita, in nome della libertà – ha sottolineato Vittorio Graziosi -. In tutti questi oggetti esposti possiamo vedere la sua vita e comprendere i valori che lo hanno ispirato, perché possiamo essere ispirati anche noi dagli stessi principi».

Vittorio Graziosi e Luca Brecciaroli

«Ringraziamo i familiari per averci donato questi oggetti – ha ribadito Luca Brecciaroli -. Abbiamo scelto un posto ben visibile e di passaggio, in un luogo come la biblioteca, molto frequentato anche dai più giovani, e spesso aperto, per permettere a tutti di fermarsi a conoscere o a ricordare la storia di un nostro concittadino, del suo valore e del suo coraggio».

La lettera scritta dal partigiano prima di essere fucilato

Sopra la teca è riportata anche la targa con la foto della lettera che il partigiano ha scritto alla famiglia poche ore prima di essere fucilato dai tedeschi il 5 maggio 1944 sotto le mura di Arcevia. L’originale, che non potrebbe sopravvivere all’esposizione costante alla luce, sarà ben custodito negli archivi storici della Biblioteca Planettiana, che conservano pergamene antichissime e lettere di personaggi che hanno fatto la storia, come la lettera di Leopardi e quella di Garibaldi.

L’assessore ha ricordato anche l’appuntamento di sabato 1 aprile alle 18 a Palazzo dei Convegni, organizzato dal Comune di Jesi, in cui ci sarà la presentazione del libro Il partigiano Eraclio, ispirato alla sua vita e scritto proprio dal nipote Vittorio Graziosi.

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