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Cronaca

Jesi Il Sindaco allo sciopero, Fratelli d’Italia chiede spiegazioni in Consiglio

Chiara Cercaci: «Ha creato una frattura tra i lavoratori jesini», Lorenzo Fiordelmondo: «Mi sento il Sindaco di tutti, la frattura non l’ho creata io, ma l’ho raccolta»

Jesi – Non poteva essere trascurata dall’opposizione, durante il Consiglio comunale di ieri pomeriggio, la questione della partecipazione del Sindaco allo sciopero generale di venerdì scorso, 17 novembre, e dei successivi attacchi da parte non solo dell’opposizione consiliare ma anche di Confindustria Ancona e del sindacato Ugl sulla sua presenza, definita inopportuna.

A prendere la parola la consigliera Chiara Cercaci, Fratelli d’Italia, che rivolgendosi al Sindaco per avere spiegazioni sulla scelta di partecipare allo sciopero, l’ha definita «una decisione non consona al suo ruolo istituzionale», ha detto.

Chiara Cercaci

«Che cosa ha motivato questa scelta? In che modo pensa di recuperare il rammarico di Confindustria che ha deciso di non partecipare più alla Consulta per le attività produttive? Si rende conto che con il suo comportamento ha creato una frattura nella società civile, tra i lavoratori jesini?».

Il primo cittadino ha colto l’occasione per chiarire la sua posizione in merito, «perché in questi giorni sulla questione si sono espressi molti maestri di sintassi ma tanti orfani di semantica», ha sottolineato.

Lorenzo fiordelmondo
Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo

«Ho preso parte al corteo senza indossare la fascia tricolore, non nella veste di Sindaco, ma manifestando la mia posizione politica alla quale non rinuncio, visto l’attivismo che mi ha sempre contraddistinto negli anni. Sono sceso in piazza perché condivido le ragioni dello sciopero».

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«Ho indossato la fascia solo quando sono salito sul palco, per il mio intervento istituzionale in cui non ho attaccato nessun sindacato, anzi, come Sindaco ho raccolto la frattura – non l’ho creata – tra i lavoratori e nel mondo imprenditoriale, ho raccolto la storia di questa città, il malcontento e il disequilibrio che si sono venuti a creare e mi sono rivolto a tutti i sindacati affinché questo disequilibrio possa essere sanato».

«Confindustria sarà sempre la benvenuta nei nostri tavoli di lavoro e continueremo a invitarla alla Consulta se vorrà partecipare. Non mi sento di rappresentare solo alcuni lavoratori, come è stato detto da qualcuno, mi sento il Sindaco di tutti cittadini e mi dispiace se a volte non riesco a esprimere il mio amore per questa città».

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