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Jesi Il Sindaco allo sciopero, «miopia arrogante di Confindustria Ancona»

Aldilà della piattaforma che ha motivato la manifestazione è forse sfuggito al Presidente Bocchini il tema divenuto centrale nella giornata di venerdì, vale a dire la tutela di un diritto costituzionale di prima grandezza

Jesi – Non stupisce semmai conferma la miopia arrogante della Confindustria di Ancona la decisione di uscire dalla Consulta delle Attività produttive di Jesi, offesa dalla partecipazione del Sindaco della città alla manifestazione sindacale del 17 novembre.

Aldilà della piattaforma che ha motivato lo sciopero è forse sfuggito al Presidente Bocchini il tema divenuto centrale nella giornata di venerdì, vale a dire la tutela del diritto di sciopero, diritto costituzionale di prima grandezza.

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Un’azione quella del governo che se letta insieme a disegni di legge in itinere quali il premierato e la cosiddetta autonomia differenziata dovrebbe allarmare la sensibilità democratica di tutti.

Questo, ci sembra, sia stato lo spirito con il quale il Sindaco di Jesi ha preso parte e parola alla iniziativa di Piazza Colocci. Non solo quindi esprimiamo la nostra solidarietà a Fiordelmondo ma aggiungiamo un consiglio ai vertici della Confindustria anconetana, riflettano con più attenzione e colgano l’occasione per far sentire anche la loro voce a difesa dei diritti democratici e ai principi cardine che animano la nostra Costituzione, ne gioverebbero anche le relazioni sindacali e il confronto con il mondo del lavoro.


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