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Cronaca

Jesi Impianto Edison, anche 1200 firme per dire “no”

Ieri ne sono state raccolte altre 180, proseguono le iniziative organizzate dalle liste civiche che intanto incalzano l’Amministrazione comunale: «Il no che hanno espresso sembra una compensazione»

Jesi – In una città calda e semi deserta non è mancato il via vai di gente che dalle 17.30 di ieri pomeriggio ha risposto alla raccolta firme che le liste civiche jesine stanno portando avanti per dire no all’impianto rifiuti Edison alla Zipa con una petizione, recandosi al punto di incontro allestito all’interno del bar Rab ‘900 di Viale Verdi.

Un’iniziativa che ha suggellato una giornata movimentata, tra le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale – che dopo il tavolo tecnico di lunedì pomeriggio, ieri mattina ha espresso pubblicamente le perplessità sull’impianto considerandolo non idoneo per la nostra città – e l’incontro di Jesi in Comune, altro gruppo di maggioranza che dopo il no di Mre, ieri si è schierato ufficialmente contro l’insediamento della piattaforma Edison.

Altre 180 le firme sono state raccolte nel pomeriggio di ieri, dopo le oltre 600 in Piazza della Repubblica del 27 luglio e le altre ottenute in città in queste ultime settimane, arrivando così a quota 1.200 circa.

C’è soddisfazione per le liste civiche nel vedere un coinvolgimento così forte della cittadinanza su di un tema che non lascia nessuno indifferente e che fin da subito ha sollevato dubbi e paure tra la popolazione, prima fra tutte il pericolo per la salute, poi la paura per l’inquinamento e per l’aumento del traffico, o per gli eventuali incidenti di sversamento, in un’area fortemente antropizzata e popolata già da numerose aziende e una mensa.

Ma anche dopo il parere negativo espresso dall’Amministrazione comunale a seguito del tavolo tecnico di lunedì, le liste civiche promettono di portare vanti le loro iniziative di sensibilizzazione della città e di proseguire anche la raccolta firme.

«Il nostro è un no convinto che portiamo avanti già da diverso tempo – ha spiegato Nicola Filonzi, consigliere comunale di Jesiamo – quello dell’Amministrazione suona più come una riconciliazione con i cittadini che si stanno schierando tutti per il no e quel riferimento al dimensionamento dell’impianto nella comunicazione che hanno reso pubblica ieri, sembra quasi una compensazione».

«Un mettere le mani avanti, facendo intendere che un potrebbe essere ipotizzato se l’impianto fosse più piccolo. Noi invece siamo a favore del no a prescindere dalle dimensioni. Per questo continueremo a portare avanti la nostra battaglia».

«Se l’Amministrazione volesse effettivamente dimostrare la sua convinzione nella scelta, allora dovrebbe sollevare dall’incarico l’assessore Alessandro Tesei che non è stato coerente con quanto sostenuto finora, passando dal considerare l’impianto come un’opportunità della transizione ecologica, alla posizione del no, nel giro di pochi giorni».

«Ora che il Consiglio comunale ha approvato l’inchiesta pubblica, proposta da Tommaso Cioncolini – ha aggiunto Nicola Filonzi – ci aspettiamo che l’Amministrazione guidi la popolazione in tale procedimento, approvato dalla Provincia di Ancona».

Per chi non ha potuto recarsi al punto di ritrovo, ieri pomeriggio, la raccolta firme proseguirà presso l’agenzia di assicurazione Pacenti, in Viale della Vittoria 44 o nella tabaccheria in via Garibaldi 157. E’ possibile anche contattare il numero 345 218 32 14 (Antonella, ufficio in Piazza Federico II, nr 1). Poi dopo Ferragosto, le civiche hanno preannunciato altre iniziative.

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