Cronaca
Jesi Impianto Edison, il Sindaco: «No a questo progetto»
Lorenzo Fiordelmondo, che non parteciperà al corteo di sabato, presente all’assemblea del Comitato di Quartiere Erbarella – San Pietro Martire, intanto rese note le due date dell’inchiesta pubblica
11 Settembre 2024
Jesi – Caso Edison, sempre più ampio il fronte del no, a confermarlo anche l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di Quartiere Erbarella-San Pietro Martire, svoltasi lunedì scorso alla Bocciofila di via Ravagli, con al centro il progetto relativo all‘impianto rifiuti presentato da Edison alla Provincia di Ancona, da realizzare nella zona industriale Zipa, questione ormai da mesi al centro del dibattito cittadino e su cui anche i Comitati di Quartiere stanno prendendo posizione organizzando incontri informativi.
Presenti anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei, l’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi, il dirigente dell’area urbanistica, ing.Simone Messersì che ha illustrato il progetto nelle sue caratteristiche tecniche e nell’iter amministrativo.
E il primo cittadino ha espresso il proprio no – così come l’assessore Tesei – in quanto «il progetto così com’è non convince, non è ricevibile, pur restando il problema della gestione dei rifiuti e della bonifica dei terreni inquinati, problema che comunque va affrontato». Un no, dunque, a questo tipo di progetto che, se dovesse essere rivisto e cambiato andrebbe anche questo, così come si è proceduto sino ad ora, studiato e approfondito per giungere a una decisione motivata e condivisa.
Il Sindaco ha confermato anche che non sarà presente al corteo per il no, indetto dal Comitato di Quartiere Smia – zona industriale, in programma sabato 14 (alle ore 17) con partenza dall’Arco Clementino e arrivo in Piazza della Repubblica: «Nel mio ruolo – ha affermato – il dissenso va espresso nell’ambito della procedura amministrativa».
«I tantissimi cittadini accorsi, più di un centinaio, hanno dimostrato come ci sia effettivamente un vivo interesse e voglia di partecipare alle vicende che riguardano la città – ha affermato Jhonny Pigliapoco, presidente del Comitato di Quartiere -. Le numerose domande, gli interventi del pubblico, hanno evidenziato la volontà di essere informati, di far sentire la propria voce e di potersi esprimere riguardo alle decisioni che si riflettono nella vita quotidiana del luogo in cui si vive».
«Pensando a quelle che sono le funzioni e il ruolo del Comitato, cioè un interlocutore che mette in relazione i cittadini con l’Amministrazione, abbiamo voluto assicurare con il dibattito aperto la possibilità di porre domande ed ottenere sia le risposte che i chiarimenti necessari».
Tre le tematiche centrali del dibattito: quella ecologica, riferita all’effettiva efficacia e impatto dell’impianto, quella politica, relativa al necessario coinvolgimento dei cittadini su questioni così impattanti per la città, quella tecnico-legislativa, riguardo al procedimento autorizzativo dell’impianto.
«Inequivocabile oramai ed estesa la cosiddetta posizione del no all’impianto, alla luce anche del progredire dell’iter autorizzativo e delle osservazioni pervenute dagli enti coinvolti, ultima la Provincia con il parere negativo dell’area valutazioni e autorizzazioni ambientali», hanno sottolineato dal Comitato di quartiere.
La contrarietà dei cittadini è basata su motivazioni di varia natura emerse durante il dibattito, che vertono sui rischi inerenti alla salute pubblica, all’impatto ambientale su un territorio che di per sé presenta già fattori di inquinamento. Numerosi gli interventi e le domande, per capire insieme a chi amministra, se e quali altri percorsi di sviluppo economico e di valorizzazione del territorio la città può intraprendere.
«Come emerso dal confronto con l’Amministrazione, il percorso di valutazione del progetto in corso prevede integrazioni che il proponente dovrà produrre e sottoporre agli enti interessati dall’iter autorizzativo, dunque è necessario continuare a seguire come fatto finora tutti gli ulteriori sviluppi, con la dovuta attenzione al dibattito nato in città, secondo modalità diverse che dimostrano la volontà dei cittadini di essere partecipi alle vicende di interesse pubblico», hanno spiegato dal Comitato.
Nel frattempo, ieri sono state comunicate dal Comune le date dell’inchiesta pubblica, un percorso partecipativo che coinvolgerà la cittadinanza fornendo gli strumenti utili a esprimere le proprie motivazioni riguardo all’impianto: giovedì 26 settembre e lunedì 30, gli appuntamenti saranno alle 17 presso l’auditorium dell’Hotel Federico II.
I cittadini che vorranno intervenire durante l’assemblea potranno fare domanda, che va presentata entro le ore 12 di martedì 24 settembre.
A conclusione dei due incontri sarà redatto un verbale contenente le osservazioni raccolte, che sarà inviato alla Provincia ed entrerà a far parte della documentazione sulla valutazione dell’idoneità dell’impianto.
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