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Cronaca

Jesi Impianto rifiuti alla Zipa, con l’Mre il fronte del no entra in maggioranza

Posizione netta avversa al progetto Edison Next da parte dei Repubblicani Europei, «di fronte a temi etici come questo non possono esistere vincoli di appartenenza, ma ciascuno decide secondo la propria coscienza»

Jesi – Non hanno atteso il Consiglio comunale in adunanza aperta del prossimo 18 luglio i Repubblicani Europei per prendere posizione a carte scoperte in merito all’ipotesi di realizzazione di una piattaforma polifunzionale per il recupero e il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi e per la produzione di “End of Waste” alla Zipa – tra via Achille Grandi e via dell’Industria – presentata da Edison Next.

In una esaustiva nota della Direzione cittadina Mre, anticipando i tempi, emergono il netto e convinto no al progetto, espresso all’unanimità dallo stesso Direttivo e il fatto di essere stati all’oscuro di tutto (pur avendo una assessora in Giunta, Loretta Fabrizi, con l’avvio della fase preliminare avvenuta più di un anno fa, nel maggio 2023) finchè la patata bollente non è venuta fuori.

Prima chiara presa di posizione, dunque, da parte di una componente della maggioranza cittadina di Governo che va ad allinearsi a quelle dei gruppi di opposizione composti da Per Jesi, Jesiamo, Patto x Jesi e FdI che la battaglia per il no l’hanno iniziata appena circolata la notizia.

«Perché di fronte ai tanti potenziali danni – si afferma – non riusciamo a trovare un vantaggio tale per la città che possa compensarli e crediamo infine che di fronte a temi etici come questo non possano esistere vincoli di appartenenza, ma ciascuno decide secondo la propria coscienza».

I potenziali danni evidenziati

• Per la posizione scelta da Edison in luogo antropizzato e nel centro delle attività produttive cittadine

• Per la vicinanza a luoghi sensibili quali le mense cittadine

• Per il rischio sempre presente in questo tipo di impianti di incidenti o altro che possano determinare la fuoriuscita di materiale della lavorazione

• Per l’aumento esponenziale del traffico pesante e della nocività del materiale trasportato

• Perché la nostra zona è considerata ad alto rischio ambientale

Un riassunto, insomma, di quanto sin qui è stato espresso in fatto di timori nei riguardi dell’installazione di siffatto impianto.

E l’Mre «non appena venuto a conoscenza attraverso la stampa del progetto, in fase di predisposizione ufficiale, riguardante l’impianto di ripulitura di materiali pericolosi e non da poter immettere sul mercato per utilizzi successivi, si è immediatamente attivato attraverso incontri politici, tecnici, ambientali ed economici».

«Alla conclusione di queste procedure e dopo vari confronti tra gli organismi di partito, mercoledì 3 luglio ha convocato il Direttivo Cittadino per le decisioni finali. Il Direttivo si è espresso all’unanimità con il voto contrario».

Il fronte del no entra in maggioranza.

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