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Cronaca

Jesi Impianto rifiuti alla Zipa: «Il rischio zero non esiste»

Il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini: «Il Sindaco sembra temere più le mie dichiarazioni che non gli impatti potenzialmente molto pericolosi di un insediamento come quello progettato da Edison all’interno della zona industriale»

Jesi – In riferimento alla nota diffusa ieri dal sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, in merito alla vexata quaestio dell’insediamento di un impianto per la bonifica di terreni inquinati e il trattamento di amianto alla zona industriale, il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini non ha fatto attendere la sua risposta.

«Il Sindaco – afferma in una nota – sembra temere più le mie dichiarazioni che non gli impatti potenzialmente molto pericolosi di un insediamento come quello progettato da Edison all’interno della Zipa di Jesi. Il tema vero non è chi dovrà decidere se autorizzare o meno l’impianto per la bonifica di terreni inquinati e il trattamento di amianto, la dichiarazione tanto ovvia quanto scontata che si opererà nel pieno rispetto delle leggi. Il tema vero è che non si escluda a priori l’assunzione di un rischio elevato per le nostre imprese, i nostri collaboratori e per la città intera come quello conseguente all’insediamento Edison».

«Casualità vuole che mentre a Jesi si censura, tentando di politicizzarne la genesi, il grido d’allarme collettivo e bipartisan nei confronti del paventato insediamento di un impianto per il trattamento di amianto e altri rifiuti anche tossici, ad appena trenta chilometri di distanza un vasto incendio ad una azienda di stoccaggio sta costringendo gli abitanti di un’ampia area urbana a tenere chiuse le finestre bonificare i terreni coltivati per evitare rischi alla salute».

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«Da una parte si discute di burocrazia e dall’altra arriva la disarmante e scontata conferma che il rischio zero non esiste -conclude il Presidente Bocchini -. Serve altro per capire chi sta dalla parte giusta, quello delle imprese, dei lavoratori e della loro salute e di tutti i cittadini, e chi invece sembra intento solo a svolgere uno sterile esercizio dialettico di opportunismo politico?».

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