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Cronaca

Jesi Impianto rifiuti: il Sindaco frena, Confindustria Ancona attacca

Lorenzo Fiordelmondo risponde alle accuse: «Inutili allarmismi», il presidente Pierluigi Bocchini: «Approssimazione e leggerezza, chiederemo l’accesso agli atti e commissioneremo studio di impatto ambientale»

Jesi – Durante le comunicazione dell’ultimo Consiglio comunale di giovedì, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha rispedito al mittente le accuse di girarsi dall’altra parte di fronte a una possibile bomba ecologica in arrivo in via dell’Industria, in zona Zipa, dietro allo stabilimento della ex Sjat, dove ha già sede Edison next Recology .

A lanciarle via social era stato il giorno prima l’ex presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi, seguito a ruota dal presidente di ConfIndustria Ancona, Pierluigi Bocchini.

Secondo quanto sostenuto dal presidente del gruppo civico Jesiamo, vicino al luogo dove vengono cucinati i pasti per i bambini delle scuole starebbe per sorgere «un impianto per rifiuti pericolosi (anche amianto e fanghi industriali)».

Mentre per l’industriale, presidente di Clabo Spa, «è semplicemente ridicolo che un’Amministrazione comunale venga messa a conoscenza dalla Provincia di una richiesta per l’apertura di un plesso per il trattamento di rifiuti speciali sul proprio territorio», ricordando che il biodigestore alla Coppetella non era stato gradito dall’attuale maggioranza quando era all’opposizione «però una bomba ecologica come quella proposta in viale dell’industria, ».

Un’accusa che non è andata giù al primo cittadino, il quale durante le sue comunicazioni a inizio seduta consiliare ha risposto con fermezza smentendo i due importanti interlocutori.

«L’istanza per la messa a terra di un impianto per pulizia di terreni predisposta da Edison – ha riferito il Sindaco all’assemblea – è nella fase di avvio del Pau (Procedimento Autorizzativo) presso la Provincia, che è l’Ente competente per dare l’autorizzazione. Ovviamente all’interno del procedimento il Comune di Jesi sarà chiamato in causa per adottare atti consiliari e alla partecipazione della Conferenza dei servizi. Perciò chiarisco da subito che saremo tutti nelle condizioni di ricevere tutte le informazioni utili sia progettuali che in sede di commissione. Quindi faremo un percorso preciso e puntuale rispetto a una richiesta legittima che proviene dall’esterno».

Un tratto di via dell’Industria

Il Sindaco non ha poi mancato di lanciare un messaggio sibillino, probabilmente rivolto all’avvocato Daniele Massaccesi.

«Noi eviteremo di convocare Consigli comunali d’urgenza e dare cinque giorni per capire quello che succede».

Il riferimento è all’episodio della convocazione urgente dell’assemblea cittadina nell’estate 2019 per l’adozione dell’atto di indirizzo sul biodigestore.

«Faremo un percorso ordinato e puntuale evitando di creare allarmismi. Come garante della salute pubblica – ha affermato il Sindaco con tono perentorio -, dico a tutti che non esiste ipotesi che in questo territorio possa essere innescata una bomba ecologica di qualsiasi tipo. Ognuno si prende le responsabilità di quello che dice, voglio essere chiaro in questo».

Dopo la replica del Sindaco, non si è fatta attendere la controreplica di Pieluigi Bocchini che, stavolta sotto forma di nota ufficiale di Confindustria Ancona, ha fatto sapere di prendere atto che «dallo scenario inizialmente riferito dall’Amministrazione comunale di Jesi di una semplice istanza in Provincia si sia passati alla realtà di un imminente confronto in Commissione, il che mi lascia pensare che la documentazione inerente l’insediamento Edison sia già in possesso dell’Amministrazione senza che, fino ad ora, nessuno ne fosse stato informato».

Nella nota ci si definisce poi stupiti della «superficialità e leggerezza» con la quale la maggioranza che ha responsabilità di governo cittadino sta trattando la situazione auspicando «una maggior attenzione e condivisione».

«Come Confindustria Ancona chiederemo di poter visionare gli atti e commissioneremo uno studio approfondito per la valutazione dell’impatto ambientale dell’insediamento Edison».

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