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Cronaca

Jesi Imr: partita l’attività produttiva all’ex Caterpillar, reintegrati in 27

Lunedì scorso l’incontro tra sindacati e vertici aziendali che hanno garantito il reintegro di tutti i dipendenti alla fine del processo di reindustrializzazione

Jesi – Da questa settimana sono di nuovo operativi – anche se solo parzialmente – i dipendenti dello stabilimento ex Caterpillar, oggi Imr, l’azienda che nel polo jesino ha scelto di realizzare le attività produttive per uno dei suoi clienti più importanti, la Lamborghini Spa.

Dopo oltre due anni di cassa integrazione, solo una parte degli operai e impiegati ha fatto ritorno nella sede di via Roncaglia e già da questa settimana lavorano su due turni, solo alla fine del processo di reindustrializzazione sarà possibile reintegrare tutte le unità.

Proprio lunedì scorso, 26 maggio, si è svolto l’incontro, presso lo stabilimento jesino, tra i vertici dell’azienda e le rappresentanze sindacali che hanno potuto toccare con mano la ripresa del lavoro e la sistemazione dei locali, nonché fare il punto sulle prossime tappe della reindustrializzazione e del conseguente reinserimento del personale.

«Per ora sono circa 27 i lavoratori chiamati a inaugurare il lavoro all’Imr – spiega Maurizio Gabrielli della Fiom – tra operai, impiegati e chi fa formazione a Teramo. E’ stato un bel colpo d’occhio vedere lo stabilimento di nuovo aperto, l’azienda ha effettuato lavori di sistemazione dei locali, a livello logistico, compresa l’area d’ingresso. Sono state anche ordinate le insegne e i totem con i loghi Imr. L’azienda ha riconfermato il forte interesse per il polo jesino che si trova in una posizione strategica, di vicinanza, al loro cliente principale, la Lamborghini e si distingue anche per la qualità della struttura».

«Se da una parte c’è la soddisfazione per la ripresa delle attività, dall’altra persiste lo scoramento di chi è ancora costretto a casa e dovrà aspettare ulteriori mesi prima di riprendere a lavorare. I vertici hanno garantito il reintegro dei dipendenti entro la fine del processo di reindustrializzazione».

Con le linee di produzione previste attualmente è fattibile il rientro di una settantina di dipendenti ma l’azienda ha assicurato che con l’inserimento di ulteriori linee produttive sarà possibile reintegrare tutti.

«Per i dipendenti ancora a casa abbiamo ottenuto la cassa integrazione fino al 31 dicembre 2024. L’azienda, inoltre, ha fatto un ulteriore passo avanti nei confronti dei dipendenti, mettendo a disposizione un’integrazione di altri 250 euro mensili per chi dal mese di giugno entrerà nel 3° anno di cassa».

«A noi sindacati spetta il monitoraggio dello stato di avanzamento del processo di reindustrializzazione e del rispetto delle tappe preventivate, il 6 giugno avremo un incontro a Milano con il Coordinamento degli stabilimenti di Jesi, Teramo e Rieti, che come noi hanno avviato il processo di reindustrializzazione, per confrontarci sulle reciproche realtà, il 10 luglio, invece, in programma un nuovo incontro con i vertici aziendali a Jesi».

La scelta di utilizzare il polo jesino come sede delle lavorazioni per la Lamborghini e il processo di reindustrializzazione decisi dall’azienda, hanno dovuto fare i conti nei mesi trascorsi, con la crisi generale del settore dell’automotive che ha coinvolto le principali case automobilistiche, rallentando le decisioni industriali alla luce dei cambiamenti in atto a livello internazionale.

Ora un primo passo verso la ripresa è stato finalmente compiuto.

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