Cronaca
JESI INVESTIRE SUL TERRENO AGRICOLO CONVIENE, ANCHE I GIOVANI SI AVVICINANO ALL’AGRICOLTURA
7 Novembre 2017
JESI, 7 novembre 2017 – Il terreno agricolo si conferma come bene rifugio per eccellenza; pressoché invariati i valori dei vari appezzamenti con un leggero aumento per le aree che ospitano vigneti di qualità.
La conferma arriva dalla Coldiretti sulla base del così detto “rapporto Crea” dal quale si evince che nel 2016 il valore medio dei terreni della nostra regione si attesta sui 14mila euro all’ettaro, tanti quanti ne occorrevano l’anno precedente. Questa “media” del valore è determinata da alcuni fattori essenziali quali l’ubicazione del terreno, il suo sviluppo planimetrico ed altro. L’unica deroga a questo valore medio è rappresentata dal costo di terreni coltivati a vigneto, in particolare quelli dove si produce Verdicchio che sono cresciuti di circa il 5%. Ecco allora che la forbice del valore di un’area agricola varia dai 4mila euro per un ettaro di pascolo nell’alta montagna pesarese ai 66mila euro di un terreno situato sul litorale della provincia di Ascoli Piceno. Tra questi due poli della forbice troviamo un valore di circa 21.500 euro per un ettaro di terreno a seminativi nella pianura anconetana, i 25mila euro per un uliveto ascolano; passiamo dai 40mila euro per un vigneto DOC nelle colline anconetane ai 45mila per le coltivazioni orticole collinari del maceratese.
Dal rapporto Crea si apprende di una “ripresa delle attività di compravendita del 9% (più forte, comunque, al Nord Italia), consolidando una inversione di tendenza significativa dopo che nell’ultimo decennio le attività di acquisto e di cessione si sono ridotte del 40% rispetto ai livelli pre crisi – scrive Coldiretti Marche in una nota che così prosegue – Si conferma, invece, il processo di consolidamento dell’affitto che rappresenta sempre più uno strumento strategico a disposizione degli imprenditori per l’aumento delle dimensioni aziendali”.
E sono sempre di più i giovani, quelli che si avvicinano all’agricoltura e che ricorrono all’affitto dei terreni dove poter operare e, a volte, creare innovazione per lo sviluppo dell’azienda; giovani ai quali il Programma di Sviluppo Rurale mette a disposizione incentivi interessanti.
“In tale situazione serve un impegno da parte delle Amministrazioni a tutti i livelli – commenta il Presidente della Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante – per difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono delle aree marginali, con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola”.
sedulio brazzini