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Cronaca

Jesi JesiClean nelle scuole, sensibilizzazione a catena

«Continueremo a puntare anche per il prossimo anno al rispetto e alla cura dell’ambiente, del prossimo e del futuro»

Jesi, 10 giugno 2022 – Circa cinquecento gli studenti incontrati dai ragazzi di JesiClean durante la campagna di sensibilizzazione svolta da febbraio sino al 4 giugno, per un totale di 8 scuole e più di 20 classi.

«Abbiamo visitato scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori, rapportandoci quindi con diverse fasce d’età. Non siamo gente specializzata o tecnicamente preparata: quello che ci contraddistingue è la tanta voglia di fare, di farci conoscere e di far conoscere».

«Naturalmente quello su cui abbiamo puntato principalmente e su cui continueremo a puntare anche il prossimo anno, è quello di sensibilizzare tutti i ragazzi, poco più piccoli di noi, riguardo al rispetto e alla cura dell’ambiente, del prossimo e del futuro che si vedranno e, tutti noi, ci vedremo, a dover affrontare a breve».

«Abbiamo deciso inoltre di non chiedere nulla a nessuna scuola per gli incontri fatti, né per il materiale che abbiamo consegnato ai ragazzi, nonostante qualche istituto ce lo avesse proposto, in quanto la nostra missione è quella di sensibilizzare, non di guadagnare; chi ci deve guadagnare è lo studente, che ascolta, chiede, e se riusciamo a sensibilizzare lui è un effetto a catena, che colpisce di conseguenza anche tutti gli amici che gli stanno intorno, i quali colpiranno a loro volta tutti gli altri: questo è il nostro obbiettivo!»

«Per questo, nonostante sessioni universitarie, lavori e altre tipologie di impegni per ogni ragazzo del direttivo, tutti dai 20 ai 22 anni, si è deciso di promuovere nelle scuole un incontro ogni 14 giorni, cercando di essere il più disponibili possibile per non far saltare neanche un incontro, e così è stato. Ancor di più, prima del termine dell’ultimo incontro siamo riusciti ad aggiungere entro la chiusura delle scuole, altri 2 incontri, uno con i ragazzi di 5/6/7 anni dell’Aurora Basket Jesi e con il Monte Tabor per la festa di fine anno».

«Abbiamo suddiviso, a seconda del grado della scuola in cui andavamo, come strutturare gli incontri».

Per le scuole elementari JeasiClean si è concentrata di più su esempi concreti e quotidiani, sui quali è possibile fare più attenzione ma che farebbero la differenza.

«Lo abbiamo fatto tramite il “Volantino delle buone abitudini” realizzato insieme a Giacomo Quarta, un ragazzo anche lui universitario, in cui vengono illustrati teoricamente e praticamente 4 semplici gesti che ognuno di noi potrebbe adottare per fare la differenza: raccogliere gli escrementi degli animali tramite buste biodegradabili, farsi la doccia al posto della vasca, chiudere il lavandino quando ci si lava i denti e non gettare i rifiuti a terra quando si va in giro per la città. Questi sono 4 esempi, per le persone più grandi, semplici, ma che ai bambini abbiamo capito potevano arrivare in maniera diretta e intuitiva, per fare in modo, poi, di inserirli all’interno della loro routine quotidiana».

Per i ragazzi delle medie oltre al volantino delle buone abitudini, JesiClean ha regalato loro degli astucci riciclati, fatti in carta riciclata, per l’appunto, con all’interno due matite, una gomma, un righello e un temperino tutto in legno. Questo, un investimento vero e proprio, visto il fondo cassa dell’associazione, importante, ma che sono stati più che lieti di aver fatto, vedendo anche la contentezza e la felicità dei bambini alla consegna e all’apertura degli astucci.

Con i ragazzi delle superiori si è evitato sia il volantino delle buone abitudini che l’astuccio, JeasiClean si è concentrata più sulla conoscenza delle attività svolte, come sono state organizzate e il loro crescendo nel corso del tempo, analizzando anche dati e specifiche anche di argomenti che sorgevano al momento con la curiosità degli studenti stessi.

«Uno degli aspetti che ci ha sorpreso di più è stata sicuramente l’innocenza dei bambini delle primarie che arrivano a capire concetti talmente semplici e banali ma che purtroppo, persone tanto più grandi di loro, ancora non riescono a capire. Oppure la curiosità dei ragazzi delle medie e delle superiori su come si organizza un evento, come lo si sviluppa o il perché lo fai, qual è quell’ideale che ti porta a dedicare così tanto tempo e risorse. Sempre pronti a rispondere a tutte queste domande con il sorriso, la felicità e la consapevolezza che stai investendo parte della tua vita per qualcosa di migliore, per un futuro diverso dal presente che ci circonda al giorno d’oggi».

«Un ringraziamento speciale, quindi, a tutte le scuole che ci hanno dato la possibilità di farci conoscere e presentarci con i loro studenti: scuola elementare Mazzini, scuola elementare Garibaldi, scuola media Federico II, scuola superiore Itas, Liceo Classico, Liceo economico sociale, Liceo scienze umane e la scuola elementare Monte Tabor».

«Con quest’ultima, a differenza di tutte le altre, su loro invito, abbiamo svolto durante l’ultimo giorno di scuola dei ragazzi di quinta, un evento di pulizia del parco del Ventaglio adiacente che ha visto coinvolti più di 50 bambini, tra cui una bambina con handicap e un ragazzo ucraino da poco arrivato in Italia. Bellissimo veder sorridere e divertirsi tutti questi bambini che sono riusciti a riempire più di 25 sacchi di rifiuti, tramite i sacchi e i bastoni da noi forniti. Una festa di fine anno speciale l’hanno definita i genitori al termine della mattinata, dopo i ringraziamenti».

«Siamo rimasti in contatto con tutte le scuole e a breve inizieremo a organizzare anche per l’anno scolastico che verrà di continuare questa collaborazione con tutte loro e, perché no, ampliare ancor di più il nostro raggio d’azione».

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