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Cronaca

Jesi La chiusura di “Barchiesi Sport”, una storia durata più di 70 anni

In città sei negozi di abbigliamento e attrezzatura sportiva, serrande abbassate tra memorie, relazioni umane e affetti: «Resta il rapporto con i clienti e con il personale, in quindici. Una grande famiglia»

Jesi – «Erano gli anni ’50 quando mia madre e mio padre aprirono il primo negozio a Jesi, Barchiesi Sport in Corso Matteotti, proprio vicino all’Arco Clementino. A quel tempo gli affari si facevano diversamente, si lavorava per portare il pane in tavola. Poi col tempo sono cambiate molte cose».

Racconta Carlo Barchiesi, 70 anni, imprenditore jesino, figlio di Primo Barchiesi e Lialiana Beccaceci. Gli occhi si fanno lucidi. È passato più di mezzo secolo da allora, settant’anni di storia del commercio jesino che ora volge al capolinea.

E quando le memorie di un’attività commerciale coincidono con quelle di una famiglia, a parlare è il cuore.

«Quello che ci lasciamo alle spalle sono decenni di relazione umana, di contatto e di rapporto con la clientela. E il calore e l’affetto che abbiamo ricevuto indietro in queste settimane prima della chiusura, ci hanno davvero colpito».

Il Gruppo Barchiesi Sport che negli anni ha aperto in città ben sei negozi di abbigliamento e attrezzatura sportiva servendo circa il settanta per cento della Vallesina, abbassa le sarrande.

«Quando mio padre morì, nel 1973, io e mio fratello Paolo ereditammo il Barchiesi Sport di Corso Matteotti. Tutto ciò che è venuto dopo, l’abbiamo costruito io e lui».

La prima inaugurazione, di lì a poco, fu con il negozio BeStandard sempre in Corso Matteotti. Poi il Gruppo si estese all’interno del centro commerciale La Fornace con altre due aperture, Raiders e Barchiesi Sport. Era la storia della famiglia Barchiesi che continuava a crescere, dei due fratelli, Paolo e Carlo, che sotto l’amore smisurato della mamma Lialiana, oggi 93enne, sognava insieme.

Poi la favola si è spezzata, nel 2009 Paolo si spegne dopo una brutta malattia.

«Non si assentò dal lavoro neanche durante quel periodo così duro, mio padre ha dedicato tutta la vita al Gruppo Barchiesi», lo ricorda orgoglioso il figlio Lorenzo.

«Ne ha portato alto il nome con il Gruppo sportivo Pieralisi (podismo), la Sicc Jesi Basket, la società di Pallavolo Monte Schiavo e la Jesina Calcio». E ha continuato a vivere in Barchiesi Sport.

«I clienti raccontano ancora di lui, Jesi lo ricorda con affetto. E credo che tutto quello che mio zio ha portato avanti fino ad oggi, sia grazie anche alla spinta che mio padre ci ha dato dall’alto».

Negli anni sono poi nati Elle e Temporary, all’interno del Centro commerciale La Fornace.

«Ma tutto ha un inizio e una fine, ed è giunto per me il momento della pensione. Gli anni passano, e gli acciacchi iniziano a farsi sentire. Ed è giusto che i giovani di questa famiglia seguano la strada che loro stessi hanno scelto il proprio futuro», spiega Carlo.

Il 29 settembre è stato l’ultimo giorno di lavoro, un giorno di sole. Per Lorenzo un segnale dall’alto.

«Resta il rapporto con i clienti e con il personale, in quindici. Una grande famiglia».

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