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Jesi La magia jazz di Scott Robinson, sassofonista leggendario

Al “Festival New Direction” un’esibizione unica accompagnato da tre giovani musicisti italiani, pubblico incantato

Jesi – Un concerto che non si doveva perdere ha coinvolto “piazza delle Monnighette”, un anfiteatro (diciamo così) adatto per l’ascolto di concerti o arte varia, dalla poesia alla presentazione di libri alla prosa e chi più ne ha.

Al “Festival New Direction”, nato dalla collaborazione fra Davide Zanotti di Hemingway Cafè e Giancarlo Di Napoli, nume tutelare nel panorama jazz non soltanto marchigiano, col sostegno del Comune di Jesi, ho ascoltato Scott Robinson, un sassofonista jazz divenuto leggendario, un sassofonista e polistrumentista americano di passaggio nelle Marche per una masterclass di tre giorni ad Arcevia.

Due note per ricordare a chi, come me, non conosceva le straordinarie vitalità e competenze creative e la varietà degli strumenti (alcuni se li crea personalmente) che approccia.

È vero che è conosciuto per il suo lavoro con i sassofoni ma si è esibito anche su clarinetto, clarinetto contralto, flauto, tromba, sarrusofono (che cosa è? Uno strumento costruito in metallo che assomiglia nella forma a un primordiale basso tuba) e altri strumenti meno conosciuti.

Con lui, a inventare e, via via, arrivare alla massima libertà creativa, assolutamente coinvolgente, il pianista Nico Tangherlini, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Andrea Elisei alla batteria.

Tre giovani che vantano già un curriculum di tutto rispetto, se considerate dischi, concerti e presenze in sezioni particolari con grandi maestri dal jazz.

Avere a Jesi Scott Robinson, che nel  2000 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti nominò ambasciatore del jazz per l’anno 2001, finanziando una tournée in Africa occidentale in cui ha suonato le prime opere di Louis Armstrong, non accade tutti i giorni. Insieme, i quattro, hanno trasmesso la stessa passione per la musica con differenti modi esprimerla e crearla. 

 Non mi succede spesso, ma nel farmi autografare il suo ultimo disco è stato lui a ringraziare me per la presenza al suo concerto. Applausi già sottintesi

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