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Cronaca

Jesi La ricarica delle borracce nei negozi del centro

Sarà gratuita se si chiede quella del rubinetto, costa 50 centesimi da dispenser, presentata l’iniziativa per evitare la dispersione dei rifiuti in plastica

di Tiziana Fenucci

Jesi, 19 dicembre 2022Stop alla proliferazione dei rifiuti in plastica, alla pratica del riuso e al consumo dell’acqua del rubinetto.

Da domani, grazie all’iniziativa L’acqua non va per l’insù, saranno disponibili presso le attività commerciali convenzionate del centro, 500 borracce ad uso di cittadini e turisti e sarà possibile ricaricarle presso le fontane e gli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa, seguendo una mappatura disponibile su Google Maps a cui accedere da Qr Code o dal sito di Ata Rifiuti, indicante il percorso più vicino per la ricarica.

Il progetto, presentato oggi in Comune, è il frutto del lavoro di una rete di partner pubblici e privati: Ata Rifiuti, Viva Servizi, il Comune di Jesi e l’associazione Jesi Città da Vivere capitanata dalla Premiata Fonderia Creativa, per la parte di comunicazione, che hanno voluto promuovere l’attenzione all’ambiente e la valorizzazione delle risorse del territorio, in questo caso l’acqua del servizio pubblico.

«Queste realtà – ha spiegato l’assessore Alessandro Tesei – hanno già collaborato tra loro per promuovere attività di educazione civica e sensibilizzazione all’attenzione ambientale, questo è un ulteriore passo avanti per la diffusione di una cultura nuova che punta a promuovere l’uso quotidiano della borraccia, una pratica già sposata da molte persone che spesso si scontra con l’impossibilità di ricaricarla quando si è in giro».

In questo modo il turista o il cittadino può ricaricare la sua borraccia negli esercizi commerciali che espongono l’apposito simbolo di adesione all’iniziativa, in modo gratuito se richiedono l’acqua del rubinetto o al costo di 50 centesimi se la ricarica viene effettuata da dispenser o depuratore. Per avere gratuitamente anche la borraccia dell’iniziativa basterà compilare il diario dell’acqua, fornito dall’esercente, in cui scrivere un breve ricordo o una storia legata alle fontane pubbliche della città.

le borracce dell’iniziativa

«In questo modo valorizziamo il consumo dell’acqua corrente e soprattutto evitiamo la diffusione dei rifiuti in plastica, soprattutto quelli delle bottigliette da mezzo litro che molto frequentemente non entrano nel circuito della raccolta differenziata ma vanno a finire nell’indifferenziata o vengono lasciate in giro», ha detto Alessandro Tesei.

Alessandro Tesei

L’iniziativa fa seguito ad altri due progetti legati al riciclo, sempre promossi da Ata Rifiuti in collaborazione con il Comune di Jesi e con Jesi città da Vivere: l’iniziativa Bevi a rendere, per sostituire i classici bicchieri usa e getta con altri lavabili di plastica rigida e l’iniziativa Jesi scoperta pura che sostituiva le bottigliette in plastica con i bric di cartone riciclato con le stampe dei luoghi d’arte di Jesi.

«Questo progetto rientra nell’ambito delle iniziative di prevenzione alla produzione dei rifiuti che l’Ata Rifiuti sta promuovendo», ha detto il direttore, Massimiliano Cenerini

 «Se con la precedente campagna abbiamo cercato di intercettare la dispersione dei bicchieri in plastica con la creazione del bicchiere rigido baciami ancora non buttarmi via, con questa iniziativa evitiamo la dispersione delle bottigliette di acqua, introducendo la diffusione delle borracce nell’ottica di arrivare alla città senza monouso» ha aggiunto Matteo Giantomassi di Ata Rifiuti.

Matteo Giantomassi e Massimiliano Cenerini

L’acquedotto di Gorgovivo e le infrastrutture di Viva servizi, tra l’altro, garantiscono una elevata quantità di controlli sulla qualità e la sicurezza dell’acqua corrente: «Una rete da 5200 km, quella di Gorgovivo – ha spiegato Moreno Clementi, direttore di Viva Servizi – su cui effettuiamo un controllo costante su 300 mila parametri all’anno. Questo progetto permette di riscoprire la qualità della nostra acqua e promuove anche l’identità del territorio attraverso la condivisione dei ricordi sulle fontane della città, grazie ai diari dell’acqua presenti negli esercizi commerciali».

«Il nostro obiettivo è di arrivare a coinvolgere nell’iniziativa un numero sempre maggiore di attività del centro – ha detto Riccardo Staffolani, presidente di Jesi città da vivere – nell’ottica di fare rete. Da domani negli esercizi commerciali che hanno aderito sarà esposto il marchio dell’iniziativa e saranno presenti le borracce e i quaderni dell’acqua dove registrare i propri ricordi. Ovviamente ricaricheremo tutte le borracce, non solo quelle del progetto».

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