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Jesi La social opera chiude il 24° Festival Pergolesi Spontini

Domani in scena al teatro “Nessun muoia!”, una performance ispirata alle donne di Puccini, con protagonisti la Compagnia OperaH e gli studenti, celebrando inclusione e creatività nel centenario della morte del grande compositore

Jesi – Si chiude al Teatro Pergolesi il 24° Festival Pergolesi Spontini. Domani, mercoledì 18 settembre, ore 21, va in scena lo spettacolo di Social Opera “Nessun muoia!”, originale performance di teatro sociale e danza movimento terapia ispirata alle donne protagoniste delle opere di Giacomo Puccini, nell’anno del centenario della morte del grande compositore.

Lo spettacolo vede sul palcoscenico la Compagnia OperaH, un gruppo di persone con disabilità fisica/intellettiva e, dietro le quinte, gli studenti delle scuole cittadine, impegnati insieme alle maestranze della Fondazione nella progettazione di scene, costumi, luci e contenuti multimediali grazie al progetto Pcto “Banco di scena”.

La Social Opera è un format di spettacolo in cui l’opera lirica, il teatro e la danza incontrano il mondo dell’educazione e della disabilità.

Il progetto, nato nel 2011, ha vinto nel 2022 il premio nazionale “Inclusione 3.0” indetto dall’Università degli Studi di Macerata, ed è tutt’ora monitorato dai ricercatori dell’università come caso studio e buona pratica di inclusione e di benessere attraverso l’esperienza del palcoscenico.

Ogni anno a Jesi, nell’ambito delle attività di welfare culturale della Fondazione Pergolesi Spontini, la Social Opera coinvolge – in un percorso laboratoriale e infine sul palcoscenico – un gruppo di utenti dei servizi socio-sanitari del territorio: studenti, educatori, operatori culturali, teatrali e socio-sanitari, tramite i progetti “OperaH” (XIII edizione) e “Banco di scena” (XI edizione).

La regia è di Simone Guerro e Arianna Baldini, danza movimento terapia sono a cura di Sara Lippi e Beatrice Guerri. Protagonisti in scena sono gli attori della Compagnia “OperaH” Rebecca Avenali, Cristopher Balercia, Aurora Bonci, Valentino Campana, Lorenzo Cantarini, Maria Rita Di Palma, Silvia Falappa, William Gallagher, Rita Giatti, Valentina Giuliani, Daniele Marcellini, Michele Torri, l’attore Enrico Desimoni, Carlo Morganti al pianoforte, gli educatori Marta Filippini, Silvia Albertini, Eva Luccioni, Andrea Accoroni.

Collaborano allo spettacolo 22 studenti del Liceo Artistico Mannucci e dell’Iis Marconi-Pieralisi, Matilde Agostinelli, Justine Arpaia, Maddalena Ciriaci, Erika Conversazioni, Daniela Koci, Laura Manoni, Gloria Milici, Edoardo Paolucci, Melissa Ramirez, Ginevra Schiavoni, Angelica Benigni, Thanaporn Champon, Mbangala Kawana Rodjanni, Lucia Radini, Ilaria Varvella, Daniel Karaj, Yugi Zhan, Arianna Belli, Raffaele Miosi, Elisabetta Pastor, Matilde Recanatesi, Valentina Taini, coordinati da Chiara Ulisse, Mattia Federici, Roberta Fratini, Sara Pitocco, Simone Caproli, Mario Spinaci, Adelaide Cascia.

A raccontare come nasce e si sviluppa una Social Opera c’è, alla Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti, la mostra fotografica di Marco Pozzi dal titolo Aletheia (ovvero lo svelamento di una verità profonda), aperta fino al 29 settembre dal martedì alla domenica (ore 10-13; 16-19).

Il progetto OperaH 2024 è realizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e Asp 9, Comune di Jesi in collaborazione con Umea, Unità multidisciplinare età adulta, ambito Fabriano -Jesi – Senigallia, Ast Ancona, Cooss Marche, Teatro Giovani Teatro Pirata, Nuovo Spazio Studio Danza.

Il progetto Banco di scena 2024 è realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico Mannucci e Iis Marconi Pieralisi di Jesi.

La mostra Aletheia vede il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ed è in collaborazione con Musei Civici di Palazzo Pianetti

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