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Cronaca

Jesi Ladri buongustai, prima lo assaggiano poi rubano oltre 120 kg di miele

Furto nella notte, i malviventi hanno agito a colpo sicuro e con precisione dopo aver forzato una finestra sul retro di una azienda agricola in zona Minonna, procedono i Carabinieri

Jesi – Nella notte fra il 3 e il 4 ottobre scorsi un’azienda agricola produttrice di miele, situata nella zona di Minonna, ha subito la sgradita visita dei ladri.

I malviventi in azione, dopo aver forzato una finestra sul retro, sono penetrati nei locali e hanno rubato una notevole quantità di miele.

Quanto avvenuto è venuti alla luce la mattina successiva, quando il proprietario, recandosi nel suo laboratorio intorno alle 9.30, ha fatto la brutta scoperta del raid ladresco subito nelle ore notturne.

I ladri sono andati a colpo sicuro, l’impressione, infatti, è che sapessero bene ciò che volevano.

Dal locale dove erano custoditi sono stati prelevati oltre 120 chili di miele, riposti in confezioni non etichettate vicino a una finestra ma anche in un paio di bidoni contenenti 24-25 chili di miele ciascuno.

I malviventi hanno anche danneggiato diversi telaini da apicoltura per impossessarsi del miele che c’era e riporlo in contenitori vuoti, utilizzando strumenti da taglio, presenti sul posto. Il valore del bottino è quantificabile in circa 1.500 euro.

«Io e mio figlio gestiamo questa azienda apistica da anni, ma non abbiamo mai messo nessuna insegna all’ingresso per ragioni di privacy – spiega il produttore -. Chi ci conosce sa dove siamo, non abbiamo bisogno di farci pubblicità. Infatti, non capisco come abbiano potuto trovare il nostro laboratorio, che è nascosto e senza illuminazione notturna».

Un dettaglio interessante, che ha lasciato il proprietario perplesso, riguarda la presenza dell’azienda su Google Maps.

«Qualche settimana fa, guardando su Google Maps per tutt’altra ragione, ho notato che c’era scritto Mieleria. Io non ho mai autorizzato a inserire la mia attività. Mi sono chiesto se questo potesse avere a che fare con il furto, magari qualcuno ha scoperto il laboratorio così».

I ladri hanno agito con precisione e, secondo il produttore, sapevano bene cosa e dove cercare.

«Hanno aperto un vasetto e, insieme al maresciallo dei Carabinieri della Compagnia cittadina – che poi hanno ricevuto la mia segnalazione – abbiamo notato che probabilmente hanno assaggiato il miele. Sicuramente volevano vedere di che tipo fosse: sono veri buongustai. Hanno preso soprattutto quello di girasole».

I malviventi non si sono limitati a prendere il miele già riposto nei vasetti, ma utilizzando un cutter, preso dal laboratorio, hanno tagliato i telaini.

«Dopo aver agito con il taglierino hanno riempito i bidoni vuoti che avevo in laboratorio. Il tutto fatto con estrema precisione, sapevano cosa stavano facendo, e questo mi fa pensare che forse sono persone che conoscono bene il mondo dell’apicoltura».

«Sicuramente erano almeno in due -, ipotizza il produttore – , hanno chiuso con cura la finestra da cui sono entrati e usato un passaggio comodo per trasportare il miele. Probabilmente avevano anche un’auto pronta per portarlo via, ma comunque non sono riusciti a portarne via più di tanto, forse perché lo spazio nella macchina era limitato»

«Rimane la rabbia quando trovi tutto sottosopra. Non so più cosa pensare. È successo anche tanti anni fa a mio padre e a mio zio, bisognerà abituarsi».

Sul furto al miele procedono i Carabinieri.

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