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Cronaca

Jesi Lavori, 50 milioni di euro per le opere pubbliche in corso

L’incontro nella corte delle ex Giuseppine sul programma degli interventi, tra scuole, manutenzioni stradali e riqualificazione di edifici pubblici

Jesi – Sono 78 i lavori pubblici in programma, tra quelli in corso d’opera e quelli per cui sono stati stanziati i fondi ed è partito l’iter amministrativo, con una spesa di 50 milioni di euro solo per quelli attualmente in corso.

Manutenzione per strade e marciapiedi, Ponte San Carlo, piccole e grandi opere negli istituti scolastici della città, manutenzioni agli edifici pubblici e alle aree dedicate allo sport, queste le macro aree degli interventi presentati venerdì scorso nella piccola corte all’interno del complesso delle ex Giuseppine, recentemente ristrutturato e dal quale si può ammirare un inusuale scorcio sull’abside della chiesa di San Nicolò.

«Un esempio di come il pubblico incontra il privato», ha sottolineato l’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni, nel ricordare l’iter dell’intervento all’ex monastero e la varie battute d’arresto che il cantiere ha subìto nel tempo e che «l’Amministrazione comunale ha cercato di far ripartire nell’ottica di non lasciare un’incompiuta proprio nel centro storico della città».

«Riconsegnamo alla città qualcosa di rinnovato e assegnamo nuove funzioni a spazi abbandonati che, quando prendono forma, attivano nuove occasioni di socialità», ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

Oggi, infatti, la corte interna e la cappellina dell’ex convento, adiacente all’abside della chiesa, sono diventate di proprietà comunale e «rappresentano uno spazio pubblico fruibile dai cittadini che ci permetterà di realizzare una galleria aperta che mette in comunicazione il cortile con Piazza Pergolesi», ha aggiunto l’assessora, prima di presentare l’iter delle opere pubbliche avviate in città, coadiuvata dalla dirigente dell’area lavori pubblici del Comune, Barbara Calcagni.

Importanti i finanziamenti previsti per gli edifici scolastici, tra cui spiccano gli interventi alla scuola media Lorenzini – il cui edificio di nuova costruzione e relativa palestra, sono in fase di ultimazione e vedranno la conclusione per la primavera 2025 e alla media Borsellino, a cui oltre ai lavori di adeguamento sismico si sono aggiunti quelli di sostituzione degli infissi e la riqualificazione dell’impianto termico.

«Un cantiere complicato perché l’edificio è tutelato dalla Sonvrintendenza e tutte le tappe hanno seguito l’iter autorizzativo anche di questo Ente», ha precisato Barbara Calcagni, aggiungendo che per l’anno scolastico 2025-2026 tornerà a disposizione degli studenti.

Importanti i lavori anche all’istituto comprensivo Federico II, per manutenzione e adeguamento impianto antincendio, che procederà per stralci, in corso il primo, che riguarda i lavori alla scuola materna La Giraffa avviati già da settembre dello scorso anno e che si protrarranno per tutto il 2024, per poi passare al secondo stralcio e ai lavori sull’edificio della secondaria di primo grado, sempre a Piazzale San Savino. Mentre da pochi giorni sono terminati i lavori alla palestra della scuola che tornerà operativa con l’avvio dell’anno scolastico.

Un programma di adeguamento sismico ed energetico che ha riguardato e riguarderà a rotazione tutti gli edifici scolastici della città, a cui si aggiunge la programmazione di tutti quei «lavori di piccola manutenzione, come la tinteggiatura delle aule, la sistemazione di alcuni bagni, l‘installazione di impianti di aria condizionata, che verranno effettuati di volta in volta nei vari plessi scolastici, attualmente ad essere interessati sono alcuni asili nido della città», ha spiegato l’assessora.

Poi un accenno ai lavori alla Casa di riposo, necessari a rendere più accoglienti e fruibili gli spazi della struttura, intervento diviso in stralci, con progetto generale approvato ma solo in parte finanziato. Mentre entro la fine dell’anno saranno aggiudicati i lavori per la realizzazione dei bagni pubblici in centro storico, in uno dei locali interni al Chiostro di Sant’Agostino.

Ampio e articolato il programma di interventi su strade e marciapiedi, in zone più centrali ma anche in quelle periferiche.

«Stiamo lavorando secondo il criterio di partire dal centro dando spazio anche alla periferie, per cui abbiamo fatto una ricognizione delle criticità individuando le aree più bisognose, con la logica di rendere percorribili gli assi viari principali, per poi rendere agibili i marciapiedi e le strade extra urbane. Per citarne alcune, sono in corso o in previsione, interventi su via Venetica, via Fontedamo, via Montelatiere e un tratto di Viale della Vittoria, quello più ammalorato, compreso tra il Mercantini e via San Pietro Martire», ha illustrato ancora Valeria Melappioni.

In programma anche i marciapiedi di via Tobagi e via Bachelet che sono tra i più ammalorati, mentre per altri in cattivo stato è necessario aspettare prima l’intervento ai sottoservizi di VivaServizi per poi procedere con il rifacimento del marciapiede.

Richiesto un finanziamento per sistemare i marciapiedi che dal cavalcavia di Viale della Vittoria arrivano in centro e l’abbattimento delle barriere architettoniche all’uscita dal Mercantini, compreso il marciapiede di via Nazario Sauro.

«Fondamentali sono anche gli interventi, in parte già in fase di attuazione, per la realizzazione di attraversamenti pedonali più sicuri e attraversamenti rialzati, nelle strade più transitate come via del Verziere, per dare spazio alla vivibilità delle strade anche ai pedoni».

Poi il riferimento ai progetti nei parchi cittadini e a quelli di forestazione urbana con l’associazione Parchi Italia, «per rendere più abitabile la città, soprattutto in vista del cambiamento climatico in atto».

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