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JESI LE NOVITÀ ARCHEOLOGICHE DAI RECENTI SCAVI E LO SCHELETRO RICOSTRUITO

Un convegno a Palazzo della Signoria per illustrare quanto emerso dai recenti cantieri in Piazza Colocci e in Piazza Pergolesi, e gli allievi del “Mannucci” ricostruiscono uno scheletro di età picena

JESI, 26 giugno 2019 – L’interessante convegno in programma venerdì prossimo, 28 giugno, a Palazzo della Signoria – ore 17.30Archeologia urbana a Jesi novità dai recenti scavi, nasce in collaborazione tra Comune di Jesi, Soprintendenza archelogica, belle arti e paesaggio delle Marche, Archeoclub e la collaborazione del liceo artistico “Mannucci” per la riproposizione di una tomba picena con tanto di scheletro realizzato dagli allievi.

«Il convegno – spiega Romina Quarchioni, responsabile dei musei civici cittadini, che interverrà su “Archelogia a Jesi: dal rinvenimento alla musealizzazione“- intende presentare gli ultimi, recenti, scavi, in occasione dei cantieri in Piazza Pergolesi e in Piazza Colocci, con i relativi ritrovamenti e i progetti di valorizzazione che, poi, saranno messi in campo tra quello che è stato già fatto e ciò che si andrà a fare».

Si parlerà, comunque, degli scavi di Campo Boario del 2016, con Lucia Ricciotti, dello studio Archeo in Progress, quando si fecero lavori al Centro Ambiente. I reperti più belli sono stati già musealizzati nell’archeologico con un’apposita vetrina. Poi degli scavi di Piazza Colocci con la restituzione del sito in tridimensionale e la presentazione del relativo video con MatteoTadolti della Abaco di Fermo, e di quelli di Piazza Pergolesi, con Alessandro Biagioni di Archeo in Progress.

Interventi anche dell’assessore Roberto Renzi sui recenti cantieri, di Maria Raffaella Ciuccarelli, della Soprintendenza, che illustrerà “L’archeologia urbana a Jesi“, dell’assessore Luca Butini, relativamente alla “Introduzione sulla valorizzazione del patrimonio archeologico“. A coordinare, Maria Cristina Locatelli, presidente dell’Archeclub Jesi.

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Romina Quarchioni referente attività della Pinacoteca

«Per l’estate appena iniziata – sottolinea Romina Quarchioni – ci vorremmo attivare per allestire una o due vetrine nel museo archeologico contenenti i ritrovamenti avvenuti nelle due piazze ma anche con reperti provenienti da altri di scavi precedenti come al Mestica e a San Pietro: una sorta di mostra temporanea. Stiamo lavorando alla costruzione del progetto scientifico ma i tempi non sono ancora certi».

Per l’occasione sarà presentato anche il modello di scheletro (foto in primo piano) che completa lo scavo di Angeli di Mergo (1989) di una tomba picena risalente al 470 a.C., allestita in una vetrina del museo archeologico, una fotografia di come il tutto è stato rinvenuto al momento. I reperti sono stati posizionati come sono stati trovati, scheletro compreso, sulla base della documentazione del tempo fornita dalla Soprintendenza.

Il modello è stato realizzato dagli allievi Emma Brusca IIIB e Andrea Cantiani IIIA del “Mannucci ” di Jesi, con la collaborazione del professor Massimo Ippoliti.

«In programma  – dice ancora la responsabile dei musei civici, allargando lo spazio di interesse – c’è anche una mappa archeologica della città, con siti che saranno individuati da appositi pannelli, a scopo di promozione turistica, per la quale abbiamo presentato il progetto per un bando promosso dalla Regione Marche. Ancora la graduatoria dei progetti ammessi e finanziati non è uscita, però un primo parere positivo di massima c’è stato da parte della Soprintendenza: il taglio è quello della manutenzione e valorizzazione di tutti quei siti di interesse archeologico della città. Quindi, con l’idea di promuovere un percorso che magari possa partire dal museo di Palazzo Pianetti e condurre dove ci sono, ad esempio, i resti del teatro o della cisterna romani o verso gli scavi presso la scuola Federico II e San Savino».

PINO NARDELLA

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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