Cronaca
Jesi Le pareti della città si rifanno il look con i nuovi graffiti
Completati quelli vicino al Liceo Scientifico da Vinci e al centro commerciale La Fornace nell’ambito del progetto di rigenerazione delle mura pubbliche di 18 writers jesini in collaborazione con il Comune
3 Gennaio 2024
Jesi – Proseguono le creazioni murarie dei 18 writers jesini che, in base all’accordo stilato con il Comune, stanno realizzando il progetto di valorizzazione delle mura pubbliche della città, per la rigenerazione degli spazi urbani.
Progetto partito a gennaio 2023 e che ha visto i creativi all’opera con i nuovi graffiti in via Salvemini e in via Roncaglia, in via Aldo Moro e al parco dell’antistadio Carotti.
Pochi giorni fa le novità sulle pareti adiacenti al parcheggio del centro commerciale La Fornace e vicino al Liceo Scientifico da Vinci, questi ultimi a cura di Michele Droghini (in arte Geos) per i disegni e di Davide Marra per le scritte.
Sono 10 le pareti pubbliche che, nell’ambito del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, il Comune aveva individuato come spazi idonei per dare libero sfogo alla creatività dei giovani writers, su richiesta dei giovani stessi che avevano presentato il progetto qualche mese fa.
Ancora da utilizzare ci sono le pareti di via Ricci, via Caduti del Lavoro, via XX Luglio, via Spina e quelle del sottopasso ferroviario a Ponte Pio e del sottoponte del Parco del Ventaglio
«I graffiti – avevano spiegato i giovani writers – cioé le creazioni che facciamo noi, nascono in America negli anni ’70 e consistono nella realizzazione di una scritta che corrisponde a un nomignolo, a una sigla, a lettere sparse, che si evolve sul muro e a cui possono essere associati disegni», differenti dai murales che sono veri e propri dipinti su parete.
Il regolamento dispone che il Comune «riservi una quota degli spazi e degli edifici allo svolgimento di attività volte alla promozione della creatività urbana e in particolare di quella giovanile».
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