Segui QdM Notizie

Eventi

Jesi “Leggere la storia” a Palazzo della Signoria

Da oggi a giovedì tre incontri consecutivi relativamente agli avvenimenti accaduti cento anni fa, che ne segnarono quei giorni e quelli a venire

Jesi – Sottrarre all’oblio il passato e affermare il presente perché, come scrive Erodoto nel primo libro delle Storie, “… delle cose avvenute da parte degli uomini non svanisca col tempo il ricordo”.

E se oggetto della storia sono gli uomini, allora essa, come sostiene Marc Bloch, è scienza degli uomini nel tempo per definire del presente non solo le esigenze, ma anche il suo statuto ontologico, il suo esser-ci separandolo da ciò che non è più, il passato e da ciò che non è ancora, il futuro.

La storia, insomma, lungi dall’essere un passatempo da chierici pedanti, ha sempre una dimensione etico politica che la rende l’ossatura di ogni consorzio umano. 

Ed è perciò che il Comune di Jesi organizza e promuove la tredicesima edizione di “Leggere la Storia. Incontri di Storia Contemporanea” anno 2024, un ciclo di incontri pubblici ai quali, negli anni, hanno partecipato i più autorevoli esponenti della storiografia italiana.

Storici accademici di lungo corso come Emilio Gentile, Giovanni Sabbatucci, Paolo Pombeni, Tiziano Bonazzi, Paolo Macry, Simona Colarizi e altri, volti familiari al grande pubblico per la loro presenza a programmi televisivi, si sono alternati, nelle diverse edizioni, a giovani e promettenti studiosi oggi pienamente accreditati, offrendo il loro patrimonio di conoscenze e di studi.

Anche per l’edizione 2024, che si tiene in collaborazione e sotto l’egida dell’Istituto Storia Marche, il palcoscenico del grande racconto della storia sarà il Palazzo della Signoria in Piazza Colocci 1 (foto in primo piano), sede della Biblioteca Planettiana, dove da oggi 4 al 6 giugno, per tre incontri consecutivi, si discuterà degli avvenimenti che esattamente cent’anni or sono, nel 1924, segnarono la storia italiana e mondiale: l’assassinio di Giacomo Matteotti, con la secessione dell’Aventino e la successiva svolta che portò il regime fascista a gettare le fondamenta dello stato totalitario, la morte di Lenin e la violentissima lotta per il potere che terminò con la spietata affermazione di Stalin e il caso Girolimoni, il mostro di Roma, uno dei primi episodi dell’Italia moderna in cui, ancora una volta, l’errore giudiziario fu anche il risultato di una spirale ossessiva volta a costruire artificiosamente un capro espiatorio.

Tutti gli incontri, a ingresso libero, si terranno alle ore 18.15.

Organizzazione

Comune di Jesi – Assessorato alla Cultura: Servizio Musei Cultura e Turismo

Comitato scientifico

Fulvio Cammarano – Università di Bologna Riccardo Piccioni – Università di Macerata Barbara Montesi – Università di Urbino

info e programma www.comune.jesi.an.it

© riproduzione riservata

News