Cronaca
Jesi Libri scolastici, acquisto dell’usato in aumento
5 Settembre 2022
Dai dati sugli ordini dei testi, le scuole che registrano i costi più elevati sono i licei e le annate del primo e terzo superiore
di Tiziana Fenucci
Jesi, 5 settembre 2022 – Mancano pochi giorni all’inizio dell’anno scolastico e la corsa all’acquisto dei libri divide le famiglie tra la scelta di testi usati o nuovi.
Una pratica, quella dell’acquisto dell’usato, che risponde a logiche di risparmio economico ma anche ecologiche.
«La richiesta dei libri usati da parte delle famiglie ha avuto un incremento notevole negli ultimi anni – spiega Catalin Damascen, dipendente della libreria Baldini –. L’acquisto dei testi usati all’acquirente consente un risparmio del 40% sul prezzo di copertina e al venditore un guadagno del 25%. Al vantaggio economico si aggiunge il buono stato in cui spesso troviamo i libri usati che, soprattutto nel periodo della Dad sono stati utilizzati davvero poco e sovente ci arrivano intonsi, come nuovi. Quindi, fino a quando la casa editrice non decide di realizzare una nuova edizione, di solito ogni 3 anni, è possibile dare nuova vita a questi testi. Oltre ai libri che ci portano in negozio, abbiamo una rete di scambio con tutte le regioni d’Italia ed è possibile anche l’acquisto online. Quando il testo usato non si trova, integriamo con l’ordine del nuovo».
L’acquisto dell’usato contribuisce a ridurre, quindi, il costo del materiale scolastico che ogni anno grava sull’economia familiare. Anche se, rispetto ad altri settori di consumo che ultimamente hanno subito aumenti considerevoli, quello dell’editoria scolastica registra incrementi poco rilevanti.
«I prezzi di listino dei libri di testo viene aggiornato il primo gennaio di ogni anno – spiega Michele Taddei, titolare della cartolibreria Panda, insieme al fratello Maurizio -, quindi al momento non ci sono stati particolari aumenti, se non un incremento fisiologico del 2-3%, come avviene ogni anno. I prezzi di alcune case editrici sono rimasti addirittura invariati. I titoli sensazionalistici che parlano di aumenti sconsiderati delle spese scolastiche non corrispondono a verità. Ogni scuola, infatti, ha un tetto massimo di spesa per l’acquisto dei testi, a cui si deve attenere e, per il resto del materiale di cartoleria, proprio di fronte alla situazione di crisi, alcuni fornitori ha scelto di non aumentare i prezzi».
Dai dati sugli ordini dei testi, le scuole che attestano i costi più elevati sono i licei e le annate del primo e terzo superiore.
«Nel caso dei licei, la spesa delle famiglie al primo anno si aggira intorno ai 350 euro, prezzo che può essere ammortizzato con l’acquisto di alcuni testi usati, considerando tra l’altro che alcuni libri saranno utilizzati per tutto il biennio o triennio».
Il materiale più costoso, ad oggi, sembra essere la carta che, a causa della crisi internazionale, comincia a scarseggiare e salire di prezzo. Questo potrebbe creare difficoltà alle case editrici per la ristampa dei libri, l’aumento del costo di produzione o eventuali ritardi nelle consegne. Ma si tratta di un problema che per ora non ha influito sulle tasche dei consumatori.
«Ci tengo a sottolineare – dice Michele Taddei – che le librerie e i negozi di quartiere accendono la vita della città e offrono un servizio completo e duraturo ai clienti. Una qualità riconosciuta e incentivata dalle stesse famiglie che scelgono di venire da noi piuttosto che rivolgersi ai centri commerciali».
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