Attualità
JESI LO IOM SI COLORA DI ROSA
6 Novembre 2019
La presidente Anna Quaglieri: «Accarezzo da tempo l’idea di un salotto per le donne malate oncologiche che sia aperto a tutte», sarà realizzato al Murri con numerosi servizi
JESI, 6 novembre 2019 – Prendere in carico i malati oncologici e capirne le esigenze. Nascono con questi obiettivi i progetti dello Iom Jesi e Vallesina onlus dedicati alle donne.
A gennaio partirà al Murri la yoga terapia, contestualmente uno psicologo, una nutrizionista, un’estetista e una psicologa, formeranno una equipe per seguire le malate oncologiche. Il terzo progetto pronto a partire è un desiderio della presidente dello Iom, Anna Quaglieri.
«Accarezzo questa idea da tempo: realizzare un salotto per le donne malate oncologiche che sia aperto a tutte, anche a coloro che hanno una patologia oncologica transitoria».
Il salotto sarà realizzato all’ospedale Murri, nella sala formazione, in orario che sarà concordato dalle stesse donne. «Cercheremo di soddisfare tutte le esigenze delle pazienti sulla base delle loro richieste, dei consigli della psicologa e del personale medico» ha aggiunto la direttrice Marialuisa Quaglieri.
“Lo Iom si colora di rosa” è proprio il titolo del progetto: «Vogliamo offrire numerosi servizi a chi ha avuto un problema oncologico – continua Anna Quaglieri -. Insegneremo loro a truccarsi, offriremo l’aiuto di un parrucchiere. Vorrei che diventasse il loro salotto, un luogo dove trovare conforto e professionalità».
Presto il Reparto di Oncologia sarà anche dotato di un nuovo casco, del costo di circa 35mila euro, per impedire la perdita dei capelli dopo la chemioterapia: «Sarà utilizzato dall’Oncologia per le donne che fanno la chemio – ha precisato la direttrice -. È un dono del territorio per il territorio. La richiesta ci è arrivata dal reparto e contestualmente l’associazione Soroptimist ha proposto la medesima iniziativa così lo Iom si è dato da fare per costruire un progetto e avere accesso a dei fondi. Grazie all’azione del freddo sulla cute la chemio non provoca la caduta dei capelli».
Impegni verso le donne perché «sono 286 i pazienti seguiti fino a questo momento dallo Iom e per la maggioranza sono donne – spiega Anna Quaglieri -. Negli ultimi anni sono aumentati i giovani: la fascia di età dai 45 ai 58 anni, gi eredi di Chernobyl sono stati chiamati, con patologie al pancreas e all’intestino. Rispetto al passato si guarisce di più ma certo non ci si ammala di meno. Il lavoro che forniamo è merito di un teem di figure che lavorano bene in squadra, nonostante la carenza di personale».
Progetti e iniziative che saranno illustrati nel corso di un incontro specifico il prossimo 9 novembre a Palazzo dei Convegni: saranno presenti il sindaco Massimo Bacci, il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, Roberto Gabrielli per Ubi Banca, Luciano Giuliodori, responsabile della continuità assistenziale domiciliare e Hospice dell’Area Vasta 2, Mario Argentati per il Centro Servizi per il Volontariato Marche, Anna Quaglieri per lo Iom. Interverranno Rosa Rita Silva, direttore del Dipartimento specialità mediche dell’Area Vasta, Mobin Safi, responsabile di Medicina Oncologica del “Carlo Urbani“, Gialuca Grechi, della Ginecologia dell’ospedale jesino, Lucilla Garofoli, vice presidente dello Iom e Marialuisa Quaglieri.
(e.d.)
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