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Cronaca

Jesi Luciano Spalletti: «La Nazionale la cosa più bella che mi potesse capitare»

Il ct azzurro al Teatro Pergolesi tra gli ospiti del “Premio Cesarini” che ha visto la partecipazione di altri famosi nomi dello sport

Jesi – La stella era lui, ieri, al Teatro Pergolesi che ha ospitato la nona edizione del Premio Cesarini: Luciano Spalletti, il ct della nazionale italiana di calcio che avrà il non certo facile compito di difendere, fra qualche settimana, il titolo di Campioni d’Europa, titolo conquistato dall’altro ct, quello di casa, al quale è succeduto, Roberto Mancini.

«Spero – ha detto – che al di là della posizione ci sia orgoglio nei nostri confronti».

«Quando mi è stato proposto di allenare la Nazionale in due minuti ho detto di sì perchè era la cosa più bella che mi potesse capitare e sono nel punto più alto della mia storia», ha ricordato, per poi sottolineare anche come quella dell’Italia sia «la maglia più bella del mondo».

Quindi il ct ha osservato che «ci sono sempre i risultati che fanno la differenza perché si dà troppa importanza alla vittoria o alla sconfitta, invece ci sono tante cose nel mezzo che possono essere apprezzate e riconosciute con un lavoro fatto bene».

Nel 2002 era allenatore dell’Ancona del presidente Ermanno Pieroni «un presidente – ha ricordato – che viveva il calcio in ogni momento, 26 ore su 24. Allora fui chiamato in una situazione difficile ma facemmo un grande campionato». 

Dopo i saluti iniziali del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, sul palco la conduzione del talk show era affidata ai giornalisti Marco Lollobrigida – che in mattinata aveva partecipato nell’aula consiliare del Comune alle celebrazioni del 163mo anniversaio della Polizia Locale – e Simona Rolandi, sono stati premiati Arrigo Sacchi, Valentina Vezzali, Rosella Sensi, Stefano Cerioni. E, ancora, Michele Padovano, Cristiano Orsolini, Nicola Berti, Giuseppe Baresi, Alessandro Gabrielloni, Giuseppe Cormio, Odoacre Chierico, Massimo Bonini.

Premio Cesarini che, come noto, è dedicato all’ex calciatore senigalliese Renato Cesarini, celebra chi è riuscito a realizzare il gol dell’ultimo respiro, quello allo scadere dei giochi o quasi.

E per quest’annata calcistica di Serie A e B 2023-24 il riconoscimento è andato rispettivamente a Lazar Samardciz che il 19 maggio scorso ha siglato l’1-1 al 90 +14′ in Udinese-Empoli, consegnando il pareggio ai friulani e al palermitano Leo Stulac in gol al 90+14′, che valse il pareggio di 2-2 tra Palermo-Spezia del 23 ottobre.

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