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Jesi L’Unione Basket: «La Palestra Filonzi non è uno sfizio, ma una necessità»

La Società cestistica che vanta 130 ragazzi e ragazze tesserati risponde al vice sindaco: «La nostra è un’esigenza regolamentare», e ancora, «siamo gli unici rimasti esclusi dalle assegnazioni, nonostante le finalità sociali che perseguiamo»

Jesi – Solo tanta amarezza e delusione sono uscite insieme a noi dalla sala consiliare dopo la riunione di ieri in cui, oltre alla nostra Associazione sportiva dilettantistica Unione Basket 2010, erano presenti la Basket Taurus, a cui sono già state in maniera transitoria affidate le chiavi per l’utilizzo, la Pallacanestro Jesi e l’assessore allo Sport e vice sindaco Samuele Animali per il Comune di Jesi, a oggi gestore della palestra Filonzi dell’istituto scolastico Cuppari in virtù di una convenzione stipulata su richiesta della Provincia di Ancona, ente proprietario della struttura.

Di fatto da questa riunione, indetta solo ed esclusivamente a seguito di nostra richiesta scritta e argomentata, dato che la Basket Taurus aveva già, insieme alle chiavi, ottenuto quanto poteva e, in via del tutto eccezionale, si era privata di giusto un paio di spazi ceduti alla Pallacanestro Jesi, per non scontentare proprio tutti.

Peccato che a noi non siano rimaste neanche le briciole. Chiara ed evidente altresì la non volontà di risolvere questa fase transitoria”, così amano definirla perché, se è vero e pacifico che l’Amministrazione comunale trovasse più semplice e veloce riaprire la palestra affidando le chiavi a chi l’aveva utilizzata lo scorso anno, sarebbe stato altrettanto coerente intercedere nella figura di mediatore nell’assegnazione degli spazi in un’ottica di equità, trasparenza ed evitando i monopoli che si erano instaurati nel corso degli anni per l’utilizzo delle strutture a uso pubblico, secondo espressa volontà della Provincia di Ancona.

Peccato poi leggere oggi le parole dell’assessore allo sport e vice sindaco del Comune di Jesi Samuele Animali, apprese mezzo stampa (articolo pubblicato oggi da Qdm Notizie), in cui si chiama direttamente in causa l’Unione Basket 2010 ma da cui appare un quadro assai nebuloso e impreciso sulla nostra situazione:

Nessuna società è rimasta fuori dalla programmazione. C’è però una questione di quantità e qualità. Quasi tutti chiedono più di quello che può essere concesso. Alcune si sentono o sono particolarmente penalizzate. In questo caso l’Unione Basket che al momento non entra al Cuppari sebbene abbia già spazi a Moie, San Marcello e Iis Galilei, ne chiede in questa palestra, più adatta e comoda in particolare per le gare.

L’Assessore Animali conosce particolarmente bene la nostra realtà, basata esclusivamente su finalità sociali, e alludere al fatto che la nostra richiesta di spazi alla Palestra Cuppari-Filonzi sia basata sul principio della comodità è assurdo!

Abbiamo spiegato con estrema chiarezza nella sede comunale che la nostra richiesta era frutto di una esigenza, purtroppo sorta già dalla scorsa stagione cestistica, dettata dalle nuove normative Fip (Federazione italiana pallacanestro – ndr) sugli spazi di gioco: le palestre, per essere omologabili, ovvero idonee a disputare campionati regionali, devono avere determinate caratteristiche dimensionali e di locali accessori; le palestre che avevamo a disposizione, San Marcello e Iis Galilei nello specifico, non rispondono più a determinati requisiti per cui, già lo scorso anno, abbiano dovuto disputare le partite in casa come ospiti nella palestra del polo Mics di Moie di Maiolati Spontini.

In merito a questa struttura bisogna far chiarezza: molte altre società jesine hanno ripiegato sull’uso di questa nuova palestra per sopperire al reale problema di carenza degli spazi da dedicare allo sport, che purtroppo tocca tutte, o quasi, le società del territorio jesino.

Non si parla dunque di un capriccio, della volontà di creare scompiglio, o del semplice sfizio di chiedere più spazi del necessario, come impropriamente dichiarato nell’articolo, ma di una necessità documentata e reale.

Anche all’Iis Galilei a settembre è stato fatto un tavolo di concertazione tra le Società sportive che avevano fatto richiesta di spazi, tra queste anche Società che gli anni precedenti non avevano partecipato, ma da quel tavolo era da subito emersa la volontà di cooperare per cercare una soluzione al problema e tutti sono usciti con uno spazio, seppur minimo o ridotto.

Lo sport è fondamentale per i ragazzi, soprattutto di questa generazione sempre più distratta dalla tecnologia e schiva a socializzazione e inclusione e la mancanza di spazi è un problema reale, assolutamente reale.

L’Unione Basket 2010, che vanta quasi 130 atleti iscritti, unica società della Vallesina ad avere squadre femminili partecipanti a campionati federali come la serie C, con all’attivo campionati di Esordienti, Under 13 femminile, Under 15, Under 17 gold e Under 19 maschile, Divisione Regionale 2 e Divisione Regionale 3, in fase di programmazione ha dovuto rinunciare alla costruzione di molte altre squadre e all’iscrizione a tornei federali di Minibasket.

Il tutto unito al fatto che, per dare il giusto spazio e l’adeguata valorizzazione agli atleti, si sono dovuti stringere accordi e prestiti con altre realtà come il Chiaravalle Basket che, grazie ai nostri ragazzi, quest’anno può disputare il campionato giovanile di Under 15.

Ma le rinunce non sono mai costruttive, si rischia talvolta di lasciare andare progetti e sogni. Non deve essere così, continueremo dunque a lavorare per raggiungere obiettivi sani e, perché no, ambiziosi!

Unione Basket 2010

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