Cronaca
JESI Marcia della Pace, il Comune non aderisce al Comitato promotore
12 Agosto 2021
Alla Consulta, invece, 500 euro per organizzare i pullman e promuovere la partecipazione dei cittadini
JESI, 12 agosto 2021 – Ripresentata la mozione già portata in Consiglio comunale a suo tempo da Jesi in Comune, che impegnava l’Amministrazione a partecipare alla Marcia della Pace Perugia-Assisi del prossimo 10 ottobre.
Un muro, però, quello che è stato innalzato dalla maggioranza, che ha nuovamente respinto la mozione.
«È importante mandare un segnale di pace – aveva detto Francesco Coltorti illustrando la mozione – aderendo formalmente come Comune e dando un sostegno economico simbolico di 500 euro all’organizzazione che ogni anno, dal 1961, si impegna a organizzare questa marcia. Jesi è città della pace, come dovrebbero essere tutte le Amministrazioni».
Ma non solo: «Abbiamo dato i natali a Edmondo Marcucci, un personaggio troppo poco conosciuto e celebrato: è stato uno dei fondatori della marcia, che si è distinto per il suo impegno pacifista e non violento. È stato uno dei padri del vegetarismo in Italia, un antifascista, uno dei pochi insegnanti delle superiori jesine a non iscriversi al partito fascista, subendo anche ripercussioni per questa coraggiosa scelta».
La proposta di Jesi in Comune era di coinvolgere anche singoli, associazioni, giovani e scuole del territorio, in collaborazione con la Consulta per la pace.
Respinto anche quest’anno, però, l’invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani di partecipare formalmente come Comune al Comitato promotore. Solo 7 i voti favorevoli, 12 i contrari.
A rispondere il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Butini.
«La Consulta per la pace ha ripreso le attività in presenza e nelle prossime settimane lavorerà insieme alla Consulta per la nuove generazioni per proporre alla cittadinanza di partecipare alla marcia del prossimo 10 ottobre – ancora in forse causa Covid. Lo scorso anno non c’erano le condizioni per partecipare in sicurezza, quindi la Consulta non ha organizzato nulla».
«Riteniamo più importante invitare a partecipare i cittadini piuttosto che aderire all’associazione, e sostenere con un piccolo contributo organizzando i pullman», ha detto il consigliere di maggioranza Nicola Filonzi.
La risoluzione presentata dallo stesso consigliere è stata invece approvata dal Consiglio: il Comune verserà un contributo di 500 euro alla Consulta per la pace per favorire la partecipazione cittadina alla Marcia.
«A questi eventi così importanti si può dare sostegno anche in altri modi – ha aggiunto il sindaco Massimo Bacci – anche condannando qualsiasi forma di violenza, pure verbale».
«Non capisco perché perdere nuovamente questa opportunità», ha replicato la consigliera del Pd Emanuela Marguccio.
(e.o.)
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