Attualità
JESI MARCO GIAMPAOLETTI: «IO VADO AVANTI, CON QUALSIASI MAGLIA»
28 Aprile 2019
Il consigliere di Insieme Civico uscito dalla maggioranza che governa la città: «Credo che in una squadra si discute ma invece qui c’è solamente una voce, e poi ci si deve adeguare»
JESI, 28 aprile 2018 – Botta e risposta a suon di comunicati tra Marco Giampaoletti e il sindaco Massimo Bacci in seguito alla recente uscita dalla maggioranza di Insieme Civico.
I due, evidentemente, continuano a non parlarsi e lo fanno, perciò, a distanza. Una situazione che, a ben guardare, non fa che confermare quello che si sapeva da tempo, e vale a dire che nel Circo Massimo – di storica memoria, ovviamente – comanda un solo gladiatore: il sindaco Bacci. E non ci sembra possa esserci di che stupirsi o che sia qualcosa di strano visto che il condottiero è sempre stato lui, sin dai primi passi.
Comunque, scrive Giampaoletti: «In seguito alla risposta del Sindaco Bacci riguardo la mia uscita dalla maggioranza vorrei fare alcune precisazioni in merito alla questione. Il giorno 11 aprile 2019 ho mandato una lettera a Bacci composta di tre fogli dove ho fatto un resoconto dei 7 anni con lui, ho cercato di spiegare le motivazioni che mi hanno portato a questa scelta senza dire nulla a nessuno della maggioranza perciò nessuno era a conoscenza di questa lettera, solamente il direttivo di Insieme Civico. Il giorno giovedì 18 aprile ci sono state le commissioni per il prossimo Consiglio e nessuno ha detto nulla, (il mercoledì 17 alla sera era stata fatta la riunione di maggioranza) fino a quando 2 consiglieri mi hanno detto della lettera. Ho risposto che era vero della lettera ma ancora non avevo nessuna risposta. Il giorno 19 nel portale di informazione Qdm Notizie è uscita la notizia di questa lettera».
Cosa che, non si sa perché, Giampaoletti non prese bene, adducendo motivazioni perché lui fosse consultato prima della pubblicazione. Misteri dell’informazione… ma dovrà farsene una ragione.
«Ora mi chiedo – comunque continua – se il Sindaco dal giorno 11 al giorno 17 oppure il 18 era molto impegnato», domanda pleonastica perché, comunque, il nostro non è stato né chiamato né contattato. Anzi «la notizia è trapelata dalla maggioranza informando tramite internet».
«Credo che l’educazione di parlare e avere un chiarimento in merito era naturale visto che quando ci si doveva confrontare su delle problematiche bastava una telefonata. Questo non è successo».
Non solo, rincara Giampaoletti: «Le parole del Sindaco riguardo alle motivazioni addotte che “per questo passaggio all’opposizione fanno riferimento ad un periodo temporale prima della candidatura alle provinciali”» risulterebbero strane «visto che nei Consigli di febbraio e marzo avevo già detto che alcune pratiche non mi andavano bene e a marzo prima del Consiglio ci siamo incontrati 5 minuti perché non condividevo delle pratiche a causa delle quali ho ritenuto opportuno uscire dall’aula. Mi ha detto che ero in maggioranza oppure dovevo uscire. Quindi la situazione era attuale e non temporale».
Per quanto attiene l’elezione nel Consiglio provinciale «il sottoscritto ha dato la sua disponibilità visto che Insieme Civico non è presente in Giunta, non ha presidenti di commissioni e vice presidenze, perché non è stato premiato per il suo risultato elettorale visto che in questa seconda tornata non è risultato determinante come per la prima del 2012. E Bacci ci ha detto in faccia: “Ho preso il 59 % e vincevo anche senza di voi“. Le scelte sono state decise senza che Insieme Civico fosse presente».
«La mia disponibilità per la Provincia era con altri due consiglieri di Jesinsieme che durante varie riunioni e accordi con altri Comuni hanno partecipato alla lista Ancona Provincia Civica. In una riunione presenti 7 persone della maggioranza ha parlato solamente il Sindaco Bacci dicendo “noi e i direttivi delle altre liste di maggioranza abbiamo scelto la tua candidatura per la tua esperienza consiliare“. Nessuno ha detto nulla in merito. Credo che in una squadra si discute ma invece qui c’è solamente una voce, e poi ci si deve adeguare. I risultati delle elezioni lo hanno dimostrato, su 16 consiglieri di Jesi solo 12 anno votato il sottoscritto e se consiglieri di altri Comuni non mi davano la loro preferenza venivo eletto, ma con difficoltà. Anzi, non avendo votato, hanno fatto sì che non è scattato il quarto consigliere provinciale».
«Ricordo che non ho chiesto nulla in questi anni, solamente nel 2012, al ballottaggio, ho fatto firmare a Bacci un accordo per cui in caso di vittoria avrei avuto delle semplici deleghe e non l’assessorato ancora disponibile (ambiente e urbanistica) e nemmeno quelli da me richiesti già promessei ad altri».
«Nel 2017 credevo che dopo il mio supporto e disponibilità, bastasse una stretta di mano, invece Bacci ha fatto firmare a tutti un foglio dove se eri eletto non potevi formare un nuovo gruppo consiliare, e se non eri in sintonia dovevi dare le dimissioni da consigliere comunale. Anche per la Provincia la stessa cosa».
«I dubbi che dovrei fugare al Sindaco lasciano il tempo che trovano visto che il nostro illustre cittadino sa benissimo che la mia entrata in politica è stata con il solo obbiettivo di risolvere le problematiche comunali e anche che ultimamente su troppe questioni Insieme Civico non si è trovato d’accordo con la maggioranza o meglio con il Sindaco (vedi torre Erap, università, tassa di soggiorno, manutenzioni ecc.) e con lo stesso obbiettivo ora sono in Provincia e, visto che per il momento sembra essersi creata una buona sinergia con il presidente e gli altri consiglieri, porterò avanti il mio compito con qualsiasi maglia per far sì che le Province ritornino alle responsabilità di una volta vicino ai Comuni».
Definite poltronificio, dovevano essere abolite, erano state date per decedute e stanno riprendendo ossigeno: le Province.
(p.n.)
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