Attualità
JESI MECCANICA GENERALE, LAVORATORI IN PRESIDIO: «ABBIAMO FATTO SACRIFICI»
6 Giugno 2019
Domani l’incontro dei sindacati con la dirigenza aziendale: «La nostra speranza è che si possa continuare a lavorare». Situazione Mercatone Uno: oggi incontro in Regione
JESI, 6 giugno 2019 – Presidio dei lavoratori della Meccanica Generale nella giornata di ieri, 5 giugno, al parcheggio di via Grandi, nella zona industriale di Jesi.
La Fiom Cgil e la Fim Cisl territoriali avevano messo in evidenza la gravissima crisi finanziaria i cui versa l’azienda che, oltre alla sede jesina, ha stabilimenti a San Paolo di Jesi e uno a San Giustino, in provincia di Perugia (leggi l’articolo). L’azienda è entrata in difficoltà nel 2008 con la “crisi del bianco” che ha fortemente penalizzato la produzione di stampi per materie plastiche, settore in cui la realtà industriale era leader.
I sindacati attendono l’esito del confronto con la dirigenza aziendale che avverrà domani, venerdì 7 giugno: «L’azienda che ci dovrebbe far sapere cosa intende fare. Ci sarà poi un incontro con la Regione Marche».
«L’azienda è sul territorio da più di 50 anni – spiegano -. La proprietà qualche giorno fa ci ha chiesto una produzione e noi eravamo pronti a lavorare, poi ci è stato detto che non si doveva fare più niente e che addirittura lo stampo era in partenza. I lavoratori hanno fatto molti sacrifici: tra stipendi arretrati e dieci rate di versamenti al fondo pensione integrativo non effettuati negli ultimi due anni. Ci aspettavamo un piano industriale di rilancio che non c’è stato e la situazione nel frattempo è peggiorata. Alcuni clienti non ci stanno dando più fiducia, si sono interrotti dei contratti. La nostra speranza è che si possa continuare a lavorare».
Anche i lavoratori e le lavoratrici del Mercatone Uno (leggi l’articolo) sono in attesa di notizie. Le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Iultucs e una delegazione dei lavoratori incontreranno oggi (6 giugno) il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, l’assessore Bravi e i tecnici.
Nelle Marche sono tre i punti vendita coinvolti: Pesaro, Monsano e Civitanova Marche, con circa 120 lavoratori occupati. L’incontro in Regione vuole sollecitare un suo coinvolgimento in sede di Ministero dello Sviluppo Economico per cercare tutte le soluzioni percorribili al fine di consentire la continuità aziendale e la difesa dei livelli occupazionali.
(e.d.)
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