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Cronaca

Jesi Mozione di FdI per il “no senza se e senza ma” alla piattaforma rifiuti

I consiglieri Chiara Cercaci e Antonio Grassetti contrari all’impianto Edison alla Zipa, intanto oggi alle 12 stop alla richiesta di partecipazione al Consiglio comunale aperto di giovedì 18 luglio

Jesi – I consiglieri di opposizione in quota Fratelli d’Italia, Antonio Grassetti e Chiara Cercaci, hanno presentato una mozione per il prossimo Consiglio comunale aperto di giovedì 18 luglio, con la quale chiedono di non concedere permessi di qualsiasi genere per la realizzazione dell’impianto, da parte di Edison Next Recology srl, in via dell’Industria 7, alla Zipa, della piattaforma polifunzionale per il recupero e il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi e per la produzione di end of waste. 

Un atto di indirizzo, quello promosso da Fratelli d’Italia, molto netto, che mira a non attendere nemmeno gli eventuali approfondimenti sull’impatto ambientale, ma vuole impegnare il Consiglio, e dunque anche l’Amministrazione comunale, in un diniego senza se e senza ma.

L’entrata dello stabilimento Edison alla Zipa

Antonio Grassetti e Chiara Cercaci, infatti, chiedono ai colleghi di impegnarsi «indipendentemente dalle valutazioni tecniche, più o meno convincenti, a non concedere permessi di qualsiasi genere per la realizzazione dell’impianto».

Antonio Grassetti

«Che accoglierebbe le acque industriali contaminate da metalli pesanti – ricordano i due consiglieri motivando la loro istanza – o derivanti da lavaggi di piazzali e strade, da trattamenti di spurgo e bonifica, la terra e la sabbia inquinate provenienti da scavi edili o demolizioni, da operazione di bonifica o recupero, che possono contenere anche tracce di amianto».

Timori anche sulla portata del maggior traffico di mezzi pesanti che l’insediamento Edison Next genererebbe alla Zipa, in un contesto che presto sarà chiamato ad assorbire l’enorme impatto del mega hub Amazon alla Coppetella.

«L’impianto smaltirà (smaltirebbe) 1.000 tonnellate di rifiuti al giorno – si legge nel testo della mozione -, sarebbero almeno 45 i mezzi pesanti che vi circoleranno quotidianamente e 22 quelli leggeri».

L’hub Amazon, in via di completamento


Il tutto, a fronte di vantaggi che «al momento, non è dato conoscere».

Alla luce di ciò, Antonio Grassetti e Chiara Cercaci concludono con la volontà di impegnare l’Amministrazione jesina «in deprecato caso di accoglimento dell’istanza Edison, certamente non dovrà essere posizionata in zona antropizzata, come è invece quella prescelta, individuando luoghi alternativi più idonei alla massima tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di Jesi, presenti e futuri».

Intanto oggi alle 12 scade il termine per poter presentare la richiesta che consente di intervenire al Consiglio comunale in adunanza aperta di giovedì (dalle 9.30), richiesta riservata, come da regolamento, a rappresentanze sindacali, associazioni di categoria e realtà associative e del Terzo Settore.

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