Beppe Casales autore – attore: «Certe persone anziché riscattare la propria vita cercano di affossare quella degli altri»
JESI, 21 gennaio 2019 – Nazieuropa è il titolo dello spettacolo di e con Beppe Casales (foto in primo piano) che approderà a Jesi il prossimo 31 gennaio, al Piccolo di San Giuseppe, ore 21.
Organizzato dal Coordinamento Antirazzista di Jesi, l’appuntamento è con l’ultimo lavoro dell’attore e autore di teatro.
Di che cosa parli in questo spettacolo?
«Le migrazioni sono un argomento di grande attualità – spiega l’attore – Dopo “Welcome”, spettacolo di due anni fa, torno in scena con un altro lavoro nato perché, ritengo, si parli del fenomeno in termini sbagliati. Nazieuropa è il tweet che ho letto sui social, utilizzato da chi ritiene che l’Europa sia nazista nei confronti dei bianchi. Ho quindi pensato ad un paragone tra quello che accade oggi ai migranti e ciò che accadeva agli ebrei: tante le coincidenze, soprattutto l’atteggiamento di molti che esprimono odio, acquiescenza o semplicemente disinteresse».
Il pretesto del racconto è una lettera…
«Scritta a una bambina in cui si parla della Germania degli anni 30 e dell’Europa dei giorni nostri. Credo che non si possa rimanere inermi davanti a certe immagini, leggendo certe notizie ed ecco perché, con i mezzi a me consoni, ho indagato questo aspetto».
Nazieuropa è anche il desiderio di sottrarsi all’indifferenza, senza attribuire colpe agli altri, politica compresa.
«Credo che ad un certo punto la politica non c’entri più niente. Il rancore e la paura nascono da una profonda infelicità della propria vita: le persone frustrate e infelici anziché riscattare la propria vita, cercano di affossare quella degli altri».
L’appuntamento è per giovedì 31 gennaio al Piccolo di San Giuseppe.
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