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Cronaca

Jesi Operaia si licenzia, l’Inps le chiede 440mila euro per la contribuzione volontaria

Aveva presentato la domanda e, per un errore di calcolo, le sono stati recapitati bollettini trimestrali da capogiro: 146mila euro l’uno, poi le scuse e la rettifica

Jesi Una brutta sorpresa è dir poco, anche se, poi, tutto è tornato al proprio posto.

E’ la tragicommedia di una 50enne jesina che si è licenziata dall’impiego di operaia per motivi di salute e ha fatto richiesta all’Inps di Jesi per continuare a versare i contributi pensionistici in modo volontario.

E fin qui nulla di strano. Il dubbio, però, che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, alla 50enne è sorto quando ha visto recapitati dall’Inps i bollettini per i versamenti riguardanti la contribuzione degli anni 2023 e 2024: oltre 440mila euro. E la signora è servita.

Cifre da capogiro soprattutto se consideriamo che il lavoro da cui si era licenziata non poteva prevedere il versamento di tali importi.

«Sinceramente non sapevo se ridere o piangere quando ho visto i bollettini, ma meglio ridere – ha raccontato -. A conti fatti avrei dovuto versare, secondo l’Inps, 440.377,86 euro per poter tirare su una pensione mensile che al massimo si aggirerà intorno ai 1.000 euro!».

Ma andiamo per ordine. La 52enne, dopo 35 anni di lavoro nella stessa ditta, per motivi di salute ha dovuto lasciare l’impiego, non più compatibile con la sua problematica fisica, decidendo però di proseguire con la contribuzione volontaria.

«Gli anni di contributi che ho versato sono parecchi – ha spiegato – e ho pensato di fare la richiesta, tramite un patronato, per poter continuare a versare. Poco dopo ho ricevuto risposta da parte dell’Inps, con un bollettino da pagare che si riferiva all’ultimo trimestre del 2023, periodo contributivo scoperto, visto che mi sono licenziata a ottobre dello stesso anno. L’ importo di questo primo bollettino era di 96.419,07 euro!».

«Esterrefatta e sicura che ci fosse un errore, ho provato a rivolgermi al patronato che già conoscevo per capire come muovermi, lì mi hanno consigliato di contattare o prendere appuntamento direttamente con l’Ente», ha sorriso la donna, raccontando l’accaduto, perché la storia ha anche un seguito.

«Ho provato a contattare l‘Inps ma dopo vari tentativi senza risposta ho perso la pazienza, e visto che la prima scadenza di pagamento era a luglio, ho rimandato gli ulteriori tentativi».

E’ così, nel frattempo, sempre a carico della donna sono arrivati nuovi bollettini dall‘Inps per l’anno 2024, con scadenza trimestrale, per un importo pari a 146.792,62 euro ciascuno.

Nella lettera di accompagnamento si legge: «Gentile Signora, l’importo del contributo volontario settimanale da versare per l’anno 2024 è di euro 11.291,74».

«Se avessi una disponibilità settimanale di questo genere di sicuro sarei in un’isola calda a gustarmi un aperitivo sulla spiaggia e non a inviare mail per una richiesta di contributi pensionistici», ci ha detto la donna nel riferire lo stupore all’arrivo dei bollettini.

Una storia in cui i conti decisamente non tornano, se non fosse che la donna nell’ultimo tentativo di raggiungere un referente Inps, ha inviato una mail con posta certificata alla dirigenza provinciale, indicando l’accaduto e la reiterazione dei bollettini successivi.

Da qui finalmente la risposta con tante scuse per il disguido verificatosi, e la garanzia che «l’autorizzazione dei contributi volontari è stata immediatamente riesaminata con l’esatta retribuzione media di base», e che saranno inviati nuovi bollettini.

Per sonni più tranquilli. Forse.

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