Cronaca
JESI Ospedale e Casa di Comunità: «Jesi meritava questo investimento» (video)
25 Febbraio 2022
Così l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, che ha illustrato il progetto del finanziamento di 7milioni e mezzo di euro
di Eleonora Dottori
JESI, 25 febbraio 2022 – Un finanziamento da 7milioni e mezzo di euro, fondi Pnrr, per realizzare un ospedale di comunità, una Casa della comunità e un centro operativo territoriale.
Progetto presentato questa mattina in Minicipio alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, del sindaco Massimo Bacci, del direttore generale dell’Asur Marche Nadia Storti, dell’assessora Marialuisa Quaglieri.
«Jesi ha un ospedale di primo livello che durante l’emergenza covid ha dimostrato un’efficienza straordinaria – ha esordito Saltamartini -. Ad esso si aggiungono due strutture: un ospedale di comunità e una casa di comunità. Il primo con posti letto per curare persone che hanno patologie non gravi. Il fine è quello di sgravare i posti letto dell’ospedale che deve occuparsi delle patologie per acuti».
Ad esso si affiancherà la Casa di comunità: «Metterà insieme tutti i servizi territoriali: medici di medicina generale, pediatri, psicologi. Tutti i servizi per la presa in carico del paziente saranno gestiti da una centrale operativa territoriale che sarà realizzata sempre a Jesi. Risorse più efficaci e posti letto di cure intermedie: questo il progetto con i fondi Pnrr. Abbiamo sentito il dovere di investire su Jesi».
Un progetto «grande per tutto il territorio dell’Ambito. Ritengo il covid superato, ora ci concentriamo a dare una risposta alle liste d’attesa».
La casa di comunità sarà realizzata in un terreno limitrofo, in comodato d’uso gratuito, in un’area vicina al parcheggio dell’ospedale.
«I pazienti possono essere stabilizzati al pronto soccorso e poi andare nelle cure intermedie in questa struttura», ha chiarito Nadia Storti. E sul personale che vi opererà: «Sul piatto c’è il contratto collettivo dei medici di medicina generale: l’idea è di far passare metà del servizio fuori dall’ambulatorio ma sul discorso del personale da impiegare faremo valutazioni. Intanto, va tolto il numero chiuso alla facoltà di Medicina e aumentate le specializzazioni: su 180 medici di urgenza ne mancano all’appello 63».
«In dieci anni abbiamo inaugurato il “Carlo Urbani”, costruito l’Asp grazie alla collaborazione del Comune di Cingoli (di cui Saltamartini è stato Sindaco, ndr) insomma, abbiamo dato slancio al sociale», ha aggiunto il sindaco Massimo Bacci.
«Grazie a questa Giunta regionale – ha aggiunto l’assessore Marialuisa Quaglieri – un vero legame tra ospedale e territorio». Il progetto dovrà terminare nel 2026 quando l’Europa stanzierà l’ultima tranche del contributo.
(foto e video Cristiana Loccioni )
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