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Jesi Ottavia Piccolo “strega” Piazza Federico II: a lei il “Premio Valeria Moriconi”

Con “Donna non rieducabile” ha adattando in forma teatrale brani autobiografi­ci e articoli di Anna Politkovskaja: all’attrice anche un omaggio dell’Anpi di Jesi

Jesi, 3 agosto 2022 – Con “Donna non rieducabile”, un viaggio negli occhi di Anna Politkovskaja, la giornalista russa assassinata il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo a Mosca, Ottavia Piccolo ha stregato ieri sera Piazza Federico II.

La Cecenia, una terra sospesa, la Russia dalla perestrojka ai giorni d’oggi, bombe, morti, guerre: “Donna non rieducabile” ha quindici anni ma è ancora attuale.

Ottavia Piccolo, che ha recitato con Valeria Moriconi nel 1971 sul set televisivo de “Il mulino del Po”, ha ricevuto il Premio Valeria Moriconi – Protagonista della scena, consegnatole dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo per «il forte impegno nelle scelte dei testi e dei ruoli che si basano su una visione etica della vita, della società e del teatro, sull’onestà intellettuale e sulla coerenza anche nell’esercizio della professione artistica. In questo modo il suo arriva ad essere un teatro di denuncia di quanto viene commesso e che non va taciuto».

A fare gli onori di casa Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, Gilberto Santini dell‘Amat che ha accolto Elvio Giaccaglini e Marco Pozzi per il Lions Club e Rotary Club Federuci II, che hanno collaborato a questa quarta edizione.

Non potevano mancare il giornalista Giovanni Filosa e Franco Cecchini, ispiratori del premio: «Una lezione di vita, di storia, stasera», hanno detto auspicando in tempi brevi l’apertura del Teatro Moriconi di Piazza Federico II.

A Ottavia Piccolo e Franesca Garolla, segnalata da Emma Dante (vincitrice del Premio Moriconi lo scorso anno, ndr) per il Premio “Valeria Moriconi 2022 – Futuro della scena”, è stata donata l’opera “Archi di Luce” del fotografo Emanuele Scorcelletti, la cui mostra è visitabile fino a settembre a Palazzo Pianetti.

«Il teatro è vita, diceva Valeria Moriconi, il racconto di questa sera è stato un racconto di libertà», le parole del sindaco Fiordelmondo.

«Valeria non era solo una donna straordinaria – ha detto Ottavia Piccolo, che a novembre festeggerà i 62 anni di carriera, iniziata a soli 11 anni – anche lei è stata una donna non rieducabile. Sono onorata di ricevere questo premio. Leggendo e rileggendo qui il libro su Valeria sono sempre più convinta, infatti, che anche lei come Anna Politkovskaja fosse una donna non rieducabile, una che non aveva paura di dire le cose giuste che pensava. Grazie a tutti voi, è stata una bellissima serata. Questo spettacolo lo porto in scena da15 anni ed è sempre attualissimo, purtroppo, perché in troppe parti del mondo ci sono giornalisti, giornaliste e persone che non possono dire le cose che pensano».

Francesca Garolla, Lorenzo Fiordelmondo, Ottavia Piccolo

A Francesca Garolla invece il Premio dalle mani dell’assessore alla cultura Luca Brecciaroli.

«Questo premio guarda al futuro e la prospettiva è un elemento fondamentale che lega le nostre radici alla contemporaneità».

«Questo riconoscimento è una spinta ad andare avanti con il mio lavoro», le parole di Francesca Garolla.

Al termine della manifestazione, l’Anpi di Jesi ha donato a Ottavia Piccolo il fazzoletto, una maglia e una borsa con le note di Bella ciao e un Cd con registrate alcune testimonianze di partigiani jesini, accompagnate da alcune poesie recitate da bambini delle scuole primarie.

(e.d.)      

(foto Binci)                               

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