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Cronaca

Jesi Parcheggio ex ospedale, verso la riapertura temporanea

L’ok in Consiglio comunale alla variazione di bilancio 2024/2026 per i lavori di ripristino da 60mila euro

Jesi – E’ stata approvata nell’ultimo Consiglio comunale la variazione al bilancio 2024/2026 per finanziare i lavori di ripristino degli stalli di sosta e della segnaletica che consentiranno la riapertura temporanea di una parte del parcheggio dell’ex ospedale di Viale della Vittoria.

«Sono state stanziate le risorse necessarie, derivanti dall’avanzo vincolato, per sistemare un’area all’interno del comparto dell’ex ospedale da adibire temporaneamente a parcheggio – ha spiegato l’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni -. Due sono gli aspetti importanti. Il primo è che si va a ridefinire un’area, un’isola di sosta ai margini del nucleo storico, che permette di raggiungere a piedi il centro».

«Il secondo è che la stessa potrà essere riutilizzata temporaneamente, rimettendola di nuovo alla disponibilità dei cittadini, per il periodo di attesa della trasformazione urbanistica dell’area, da troppo tempo ferma, su cui stiamo lavorando congiuntamente all’Ast per arrivare a un destino definito».

«Utile anche in vista del trasferimento del Distretto Sanitario San Francesco ai locali dell’ex Sert di Via Vittorio Veneto, che richiede anch’esso un’isola di sosta per i pazienti».

Una risposta alle esigenze di sosta dei residenti del centro e alle richieste degli stessi esercizi commerciali del Viale, che fin dal momento della chiusura dell’area hanno sempre lamentato i disagi dei clienti che, non trovando parcheggio, non potevano fermarsi nei loro negozio per fare acquisti, con il conseguente danno economico alle stesse attività.

In particolare ricordiamo il question time di Aldivano Ferrucci durante uno dei Consigli comunali dello scorso anno, che aveva portato l’esempio della sua attività commerciale – esplicativa di quelle dei tanti negozianti del Viale – e che all’indomani della decisione della Giunta di riaprire il parcheggio, evidenzia i punti di forza di questa scelta che aveva fatto presente anche allora.

«E’ l’unico parcheggio che permette l’accesso a Corso Matteotti senza la necessità di scale mobili perché il piano stradale è allo stesso livello di Corso Matteotti e quindi è fondamentale per i disabili, aiuta commercianti e residenti della zona, perché dopo le ore 9 i parcheggi sono tutti occupati, le auto che entrano dall’Arco Clementino e non trovando posti liberi, vanno in via XX Settembre e poi risalgono via Roma, andando ai giardini di viale Cavallotti», ha sottolineato Aldivano Ferrucci, aggiungendo le sue perplessità circa i costi dell’operazione e l’ampiezza della parte che verrà riaperta per il parcheggio.

«In Consiglio si è parlato di un’area da 25 posti auto, che però non vanno a coprire le numerose esigenze di parcheggio tra residenti, clienti dei negozi e gli utenti della futura sede del Distretto sanitario San Francesco. La spesa tra l’altro mi sembra eccessiva, basterebbe riaprire l’area che già in precedenza era adibita a parcheggio e che era collegata con un passaggio a Corso Matteotti».

I costi di realizzazione dell’area di sosta individuati dall’Amministrazione comunale per il ripristino degli stalli, infatti, ammontano a 50mila euro, a cui si aggiungono altri 11mila per la realizzazione della segnaletica.

Spesa che verrà finanziata in parte con i proventi derivanti dai parcheggi a pagamento (strisce blu) e in parte con l’incasso delle sanzioni per le violazioni da Codice della strada, quest’ultimo servirà anche per coprire le spese di riqualificazione di via Nazario Sauro, del costo di 60mila euro.

Ma non è stata ancora individuata con precisione la zona dell’area antistante l’ex ospedale interessata dal ripristino.

«Abbiamo dato incarico agli uffici di arrivare al progetto esecutivo con cui saremo in grado di individuare quale parte sarà oggetto del ripristino – ha spiegato Valeria Melappioni – comunque in stretta adiacenza al Viale della Vittoria. Ma per questioni più definite occorre aspettare il lavoro che stanno svolgendo gli uffici tecnici, che poi dovrà essere condiviso con l’Azienda Sanitaria».

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