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Cronaca

JESI PIAZZALE SAN SAVINO, LA MANO DELLA NONNINA CENTENARIA “PUNTO DI CONTATTO TRA CULTURE”

JESI, 27 maggio 2017 – Festa di popolo, questa mattina, in Piazzale San Savino, vale a dire in quella parte della nostra città considerata la più multietnica di Jesi; la ragione di tanta presenza sta nel fatto che è stato inaugurato il monumento “Punto di contatto tra culture”. L’iniziativa ha visto la collaborazione tra vari soggetti, a cominciare dall’Associazione Culturale Victoria, presieduta da Giuseppe Romagnoli, Il responsabile della Premiata Fonderia Creativa, Graziano Giacani,  oltre a rappresentanti della scuola Federico II e delle aziende: Paolucci, Geo Ciavattini Cipriano, Termoforgia e Sergio Giardini.

L’inaugurazione di questa variopinta mano conclude (speriamo solo momentaneamente) un percorso che era cominciato con la realizzazione dal luminoso murales DiverCi Teen e con il San Savino Linking Festival; tutte iniziative finalizzate ad esaltare i valori dell’amicizia, della solidarietà, della fratellanza  e del rispetto delle differenti radici etniche, culturali e religiose presenti in tutto il quartiere San Giuseppe e nell’area San Savino in particolare.

La grande mano è stata scoperta questa mattina (27 maggio) dal sindaco uscente Massimo Bacci, alla presenza dell’assessore alla cultura Luca Butini, del presidente della Victoria Company, Giuseppe Romagnoli, del progettista Graziano Giacani e del realizzatore, il professor Massimo Ippoliti del Liceo Artistico Mannucci. Tra tutte queste personalità, quasi nascosta per la sua corporatura minuta, la “nonnina” del quartiere, la ultracentenaria Maria Pia Boria che il prossimo 6 agosto festeggerà i 101 anni; una presenza, quella dell’anziana jesina, che rimarrà nella memoria di tutti i presenti e di quanto, negli anni a venire, visiteranno questa straordinaria mano. Perché, vi chiederete. Semplice. Nell’estate dello scorso anno, in occasione del 2° San Savino Linking Festival, una festa che coinvolse gli studenti della vicina scuola media e gli stessi abitanti della zona, il professor Ippoliti ed altri fecero il calco di una mano della nonnina dal quale ricavare una lapide che ora è posta sul basamento del monumento inaugurato stamane.

Da oggi quel monumento caratterizzerà ancor di più il piazzale San Savino.

Una cerimonia allegra che ha ancora una volta sottolineato i valori di fratellanza che legano i residenti del quartiere e quanti in esso operano.

Una menzione particolare va ai ragazzi della scuola media “Federico II”, autori dei racconti contenuti nel libro “Il Mondo in una Piazza”, una raccolta di storie narrate ed illustrate da chi vive, lavora e studia in Piazza San Savino.

In serata, ci hanno detto gli organizzatori  dell’evento, “Piazzale San Savino, punto di contatto tra culture” sarà oggetto di illustrazione al 27/mo Design Week di Ancona come progetto d’identità territoriale.

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