Cronaca
JESI IL PRC E LA QUESTIONE MIGRANTI, POI L’ANNUNCIO: “CHIEDEREMO LA REVISIONE DELLA BOSSI-FINI”
27 Agosto 2017
JESI, 27 agosto 2017 – In occasione della manifestazione indetta nella giornata di ieri dalla Comunità Islamica di Jesi, il partito della Rifondazione Comunista ha voluto indire una conferenza stampa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione dei migranti.
All’incontro di ieri mattina, erano presenti, oltre ai responsabili locali del PRC, Giovanna Capelli, della Direzione Nazionale del Partito, Maria Letizia Ruello, segretaria della Federazione di Ancona del Prc, e Marina Melappioni, della Commissione migranti.
La segretaria anconetana ha tenuto a rilevare come il PRC sia l’unico Partito, nelle Marche, ad aderire alla manifestazione che, diversamente da quella tragica di Barcellona, si presenta blindata e preclusa alla diffusione di proposte al posto di slogan. “Il Prc ha sposato questa iniziativa”, ha detto la Ruello. La Capelli ha iniziato il suo intervento partendo dalla così detta legge Bossi – Fini, una normativa da annullare perché l’immigrazione attuale non è più dettata dalla necessità per gli stranieri di trovare un posto di lavoro, quanto dal fatto che quegli uomini e quelle donne che molti vorrebbero respingere e rimandare ai loro Paesi stanno fuggendo da zone del globo dove si combattono guerre fratricide, scappando dalle dittature e, in qualche caso, per evitare le conseguenze dei cambiamenti climatici. Invece di aprirsi a queste persone “il nostro Governo si attrezza per il respingimento dei migranti”, ha detto la Capelli che, dopo aver annunciato che il partito chiederà la revisione della Bossi – Fini, ha analizzato la situazione attuale del mondo islamico dove etnie e religioni diverse si combattono.
Concludendo il suo intervento la Capelli ha giudicato “importantissimo che la comunità islamica si sia fatta promotrice di questa iniziativa”. Concludendo il suo intervento la componente la direzione nazionale del Prc ha auspicato un cambiamento nell’arrivo dei migranti, una razionalizzazione, l’istituzioni dei così detti “corridoi umanitari” del tipo di quelli frequentemente attivati dalla Comunità di Sant’Egidio; per la Cappelli “aiuterebbero a superare lo spirito contrario di molti italiani”.
Anche la Melappioni ha lodato l’iniziativa intrapresa dal responsabile del Centro Culturale Islamico, Al Huda, rammaricandosi nel contempo per essere provati della possibilità di illustrare ai presenti il pensiero del PRC sulla questione immigrati; questo perché, aggiungiamo noi, gli organizzatori hanno deciso che in piazza della Repubblica, termine del corteo, parlassero solo i rappresentanti di associazioni umanitarie e non quelle dei partiti politici, pur presenti nella sfilata.
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