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JESI IL PROGETTO VALLESINA PER “RI-STUPIRE” : NOMINATI I PRIMI DUE AMBASCIATORI DI FEDERICO II
27 Dicembre 2016
JESI, 27 dicembre 2016 – Nel giorno del suo 822mo compleanno, ieri 26 dicembre, l‘imperatore Federico II ha visto la presentazione del progetto che si ispira alla sua figura di uomo illuminato e dalle visioni che travalicano il tempo.
E ha visto anche nominare i primi due ambasciatori che nel suo nome porteranno quella vision per il nostro territorio la quale, attraverso la collaborazione con le istituzioni locali e la gente, confluirà, appunto, nel progetto Vallesina: la chiave per incidere in modo unico e significativo sui processi di trasformazione.
Attraverso la cultura, l’economia, l’ambiente, l’architettura, l’urbanistica, il sociale, con le persone al centro, “per migliorare la percezione del valore dell’area vasta della valle dell’Esino“. Fare rete con i Comuni, partendo dal basso, da chi ci abita e sa quali siano i bisogni, le esigenze, le aspirazioni. Ascoltandoli. E da qui dare il via a iniziative che ricadano sempre nel territorio.
La forza sta nell’essere uniti, perché le sfide, per affrontarle e vincerle, hanno bisogno di idee nuove, di altri punti di vista, di progettualità, di condivisione. Verso obiettivi comuni.
Costantina Marchegiani, ex dirigente del liceo classico “Vittorio Emanuele II” e Mario Crescimbeni, ex dirigente dell’IIS “Igino Pieralisi” hanno vestito la fascia consegnata loro dal figlio dello stupor mundi, Manfredi, impersonato da Valentino Gregori, 5 anni.
Hanno ringraziato, visibilmente emozionati, e Crescimbeni ha anche raccontato di aver incrociato da vicino, venendo verso Jesi, un falco.
“E’ stato lui – ha detto – il primo ambasciatore…”
Il teatro-studio Moriconi era al completo per l’appuntamento con “Buon compleanno imperatore“, la manifestazione voluta e organizzata dall’associazione culturale ValleSi, con il suo presidente Giorgio Genangeli, e dalla Fondazione Federico II Hohenstaufen, rappresentata da Franca Tacconi, vice presidente e direttrice del centro studi. A condurre, Elisabetta Rango e Sofia Genangeli. Al loro fianco Giorgio Genangeli che, con orgoglio e anche lui con un pizzico di emozione, ha spiegato la mission del progetto, supportato dalla proiezione di 4 video con al centro sempre la figura di Federico II, il suo spirito d’iniziativa, la sua apertura al mondo, il suo senso della comunità.
Il suo essere uomo del Rinascimento che verrà già nel Medioevo.
Di particolare suggestione, quello intitolato La valle… vista da lassù, realizzato dalla Media Visium di Michele Magliola, che immagina il rientro a Jesi dell’imperatore (impersonato dallo stesso Genangeli) accompagnato dal figlio Manfredi – Adriano Paoloni, 9 anni – che dovrà raccogliere il testimone del padre, seguendone le orme.
Molto interessante anche il video che ha ripercorso il confezionamento dei tre abiti d’epoca, compresi accessori e gioielli imperiali – quelli di Federico II, di Bianca Lancia e di Manfredi – , ideati da Genangeli, e realizzati nel 2015 con la collaborazione di studenti e professori dell’IIS “Igino Pierlisi”, indirizzi moda e meccanica.
C’erano anche il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, insieme al vice e assessore alla cultura, Luca Butini, e quello di Apiro, Ubaldo Scuppa.
Entrambe si sono congratulati perché “ci teniamo – ha sottolineato Scuppa – all’identificazione del territorio, non a caso partecipiamo al Palio di San Floriano e quest’anno lo abbiamo anche vinto. Le sinergie sono essenziali per creare posti di lavoro che possano consegnare ai giovani la possibilità di restare“.
“Federico II è un grande simbolo di riferimento – ha detto Bacci – e vi incoraggio ad andare avanti, coinvolgere la gente è molto importante. In bocca al lupo, forza, sono dalla vostra parte“.
La serata è stata aperta e chiusa dal coro “Federico II“, diretto dal maestro Paolo Devito, e ha visto anche la pièce del Teatro Cocuje, con la regia di Gianfranco Frelli su testi di Patrizia Taglianini, per far rivivere i momenti in cui Costanza d’Altavilla era in attesa di partorire nella piazza che porterà, poi, il nome dell’illustre figlio. Con tanto di popolane alla ricerca di Assunta, la levatrice del paese.
“Avere in platea due sindaci e un assessore alla cultura, ricevere l’incoraggiamento del vescovo Gerardo (assente per motivi di salute – ndr -) – ha detto alla fine Genangeli – è per la nostra associazione ValleSi non solo un piacere ma anche un onore. Ringrazio la Fondazione Federico II Hohenstaufen per la consulenza storica e la grande collaborazione alla riuscita del progetto e tutti gli altri partner.
Ora abbiamo i primi ambasciatori ad honorem in quanto dirigenti di due istituti scolastici che per primi hanno creduto nel progetto.
Questo è il punto zero, da qui si parte: prima con la presentazione alle amministrazioni coinvolte poi con gli spettacoli itineranti. Siamo alla ricerca degli altri ambasciatori di Federico II e questa è una parte molto delicata del cammino.
Uomini e donne di mentalità libera e anticipatrice, giovani e non, semplici o complicati, siete pronti a ri-stupire insieme il mondo? Candidatevi: [email protected]“.
La corona di Federico, la torta realizzata dalla Pasticceria Zoppi – sempre di un compleanno si trattava – ha chiuso i magnifici festeggiamenti.